È possibile definire l’esistenza del “design dei beni culturali”? Questa ipotesi, di recente proposizione, è legata alla necessità di considerare i beni culturali come capitale da immettere all’interno di un processo di produzione del valore secondo logiche non completamente dissimili da altri settori produttivi. Occorre pertanto riferirsi a un giovane settore produttivo organizzato che si chiama “industria culturale”. Dopo aver introdotto un’aggiornata classificazione del fenomeno “beni culturali”, il saggio delinea le principali problematiche che il designer può incontrare nel processo di valorizzazione “progettato” e le conseguenti azioni e i possibili approcci da praticare. A conclusione, sono presentate le “frontiere di progetto”, ovvero i corridoi che i processi di valorizzazione dei beni culturali di tipo design oriented, definiti “non ancora maturi e stabilizzati”, possono attivare: porgettare nuove forme di privatizzazione del bene culturale; decontestualizzare il bene culturale ovvero progettare la sua messa in scena e fruizione inattesa all’interno di ambienti e momenti temporali non consuetudinari; creare depositi di beni culturali fruibili; riprodurre i beni culturali; creare storie che permettono la rivitalizzazione participata del bene culturale.
Innovating cultural enjoyment. A methodological path for the enhancement of cultural assets through the culture of design and of communication / CELASCHI F. - STAMPA. - (2009), pp. 8-23.
Innovating cultural enjoyment. A methodological path for the enhancement of cultural assets through the culture of design and of communication
CELASCHI, FLAVIANO
2009
Abstract
È possibile definire l’esistenza del “design dei beni culturali”? Questa ipotesi, di recente proposizione, è legata alla necessità di considerare i beni culturali come capitale da immettere all’interno di un processo di produzione del valore secondo logiche non completamente dissimili da altri settori produttivi. Occorre pertanto riferirsi a un giovane settore produttivo organizzato che si chiama “industria culturale”. Dopo aver introdotto un’aggiornata classificazione del fenomeno “beni culturali”, il saggio delinea le principali problematiche che il designer può incontrare nel processo di valorizzazione “progettato” e le conseguenti azioni e i possibili approcci da praticare. A conclusione, sono presentate le “frontiere di progetto”, ovvero i corridoi che i processi di valorizzazione dei beni culturali di tipo design oriented, definiti “non ancora maturi e stabilizzati”, possono attivare: porgettare nuove forme di privatizzazione del bene culturale; decontestualizzare il bene culturale ovvero progettare la sua messa in scena e fruizione inattesa all’interno di ambienti e momenti temporali non consuetudinari; creare depositi di beni culturali fruibili; riprodurre i beni culturali; creare storie che permettono la rivitalizzazione participata del bene culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.