Due lezioni-concerto su musiche edite e in preparazione nella collana «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-). A cura di Romina Basso ed Elisabetta Pasquini, in collaborazione con il Dipartimento di Musica antica del Conservatorio “B. Maderna” di Cesena. L’iniziativa risponde al desiderio di valorizzare musiche di grande interesse storico, stilistico ed esecutivo dovute a compositori emiliani per nascita o adozione, attivi nel secolo XVII. L’attenzione si focalizzerà su D. Gabrielli e G. B. Bassani, e su alcuni loro lavori per la liturgia e la devozione (messe, mottetti e oratorii). Più che mai in tali musiche, aliene dalla dimensione scenica e spettacolare, la comprensione del senso è veicolata dal testo e dalle modalità con cui esso è espresso e offerto all’ascolto, in un “cantar recitando” – così Emilio de’ Cavalieri nell’Avvertimento al lettore della “Rappresentazione di Anima et di Corpo” (1600) – che pone al centro la parola e gli affetti, e nel contempo le prerogative attoriali dei cantanti. Salone Marescotti del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. 27 novembre 2013: Domenico Gabrielli, Messe e mottetti per soli, archi e continuo; 4 dicembre 2013: Giovanni Battista Bassani, “Giona”. Oratorio per soli, archi e continuo. Esecutori: Vittoria Giacobazzi, soprano; Jacopo Facchini, contraltista; Mauro Borgioni, basso-baritono; Ensemble barocco del Conservatorio “B. Maderna” di Cesena; Michele Vannelli, continuo. L’iniziativa è inserita nella rassegna CIMES – Progetti di cultura attiva 2013/14 del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

Tesori ritrovati: “cantar recitando” il Seicento musicale emiliano

PASQUINI, ELISABETTA
2013

Abstract

Due lezioni-concerto su musiche edite e in preparazione nella collana «Tesori musicali emiliani» (Bologna, Ut Orpheus, 2009-). A cura di Romina Basso ed Elisabetta Pasquini, in collaborazione con il Dipartimento di Musica antica del Conservatorio “B. Maderna” di Cesena. L’iniziativa risponde al desiderio di valorizzare musiche di grande interesse storico, stilistico ed esecutivo dovute a compositori emiliani per nascita o adozione, attivi nel secolo XVII. L’attenzione si focalizzerà su D. Gabrielli e G. B. Bassani, e su alcuni loro lavori per la liturgia e la devozione (messe, mottetti e oratorii). Più che mai in tali musiche, aliene dalla dimensione scenica e spettacolare, la comprensione del senso è veicolata dal testo e dalle modalità con cui esso è espresso e offerto all’ascolto, in un “cantar recitando” – così Emilio de’ Cavalieri nell’Avvertimento al lettore della “Rappresentazione di Anima et di Corpo” (1600) – che pone al centro la parola e gli affetti, e nel contempo le prerogative attoriali dei cantanti. Salone Marescotti del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. 27 novembre 2013: Domenico Gabrielli, Messe e mottetti per soli, archi e continuo; 4 dicembre 2013: Giovanni Battista Bassani, “Giona”. Oratorio per soli, archi e continuo. Esecutori: Vittoria Giacobazzi, soprano; Jacopo Facchini, contraltista; Mauro Borgioni, basso-baritono; Ensemble barocco del Conservatorio “B. Maderna” di Cesena; Michele Vannelli, continuo. L’iniziativa è inserita nella rassegna CIMES – Progetti di cultura attiva 2013/14 del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
2013
R. Basso; E. Pasquini
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/220888
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact