Il libro racconta di ritrattisti e ritratti in Emilia-Romagna in un arco cronologico lungo otto secoli, da Antelami a Morandi, dal Medioevo all'età contemporanea. Più che in un singolo episodio, magari inedito o poco noto, il significato del lavoro sta nel proporsi come prima sequenza unitaria, ricostruita a partire da segmenti frammentari che, nell'insieme, riguadagnano vitalità e valore. Nella geografia artistica della regione si impongono i centri maggiori di Bologna e Parma, occupa un posto di rilievo il Rinascimento ferrarese; al Cinque e al Settecento appartengono gli specialisti del ritratto, quegli artisti - per dire solo di Bologna, Bartolomeo Passerotti e Lavinia Fontana, Lucia Casalini Torelli e Luigi Crespi - che vi si sono dedicati con impegno primario. Il ritratto è specchio della società: così, seguendone le vicende storiche, si sfiorano questioni cruciali come l'emergere della donna nell'arte, il sentimento nuovo con cui si guarda all'infanzia, gli scambi tra l'arte e la scienza, l'affermarsi di un più paritario rapporto tra i sessi. Un reticolo dinamico, disposto per essere attraversato da diversi punti di vista.
Ghirardi Angela (2013). Ritrattisti e ritratti in Emilia-Romagna. Una traccia. Bologna : CLUEB.
Ritrattisti e ritratti in Emilia-Romagna. Una traccia
GHIRARDI, MARIA ANGELA
2013
Abstract
Il libro racconta di ritrattisti e ritratti in Emilia-Romagna in un arco cronologico lungo otto secoli, da Antelami a Morandi, dal Medioevo all'età contemporanea. Più che in un singolo episodio, magari inedito o poco noto, il significato del lavoro sta nel proporsi come prima sequenza unitaria, ricostruita a partire da segmenti frammentari che, nell'insieme, riguadagnano vitalità e valore. Nella geografia artistica della regione si impongono i centri maggiori di Bologna e Parma, occupa un posto di rilievo il Rinascimento ferrarese; al Cinque e al Settecento appartengono gli specialisti del ritratto, quegli artisti - per dire solo di Bologna, Bartolomeo Passerotti e Lavinia Fontana, Lucia Casalini Torelli e Luigi Crespi - che vi si sono dedicati con impegno primario. Il ritratto è specchio della società: così, seguendone le vicende storiche, si sfiorano questioni cruciali come l'emergere della donna nell'arte, il sentimento nuovo con cui si guarda all'infanzia, gli scambi tra l'arte e la scienza, l'affermarsi di un più paritario rapporto tra i sessi. Un reticolo dinamico, disposto per essere attraversato da diversi punti di vista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


