Analisi e descrizione di tre progetti di comunicazione rivolti ai giovani, volte a favorire la diffusione della cittadinanza europea e un rapporto di maggiore partecipazione e conoscenza reciproca fra nuove generazioni e istituzioni. In particolare si fa riferimento a forme di democrazia partecipata e di comunicazione tra pari, grazie a strumenti quali tirocini, concorsi creativi, collaborazione con le scuole. Casi tangibili in cui sono state realizzate logiche di flusso, partecipative e orchestrali. Nelle tre esperienze descritte si mette in risalto il tentativo degli interlocutori di costruire uno spazio condiviso, attraverso un'orchestrazione che - pur non escludendo la presenza di uno spartito (il piano di comunicazione) e di un direttore d'orchestra (l'istituzione) - garantisce ascolto e presenza attiva delle varie componenti coinvolte. Tali considerazioni sottolienano inoltre l'importanza della funzione di ascolto per un'istituzione pubblica; il comunicatore istituzionale può quindi agire come "gatekeeper", che agevoli il superamento o quanto meno la riduzione delle disuguaglianze nelle opportunità di accesso alle informazioni, favorendo le possibilità di visualizzare nuove prospettive. Ciò con la consapevolezza che i soggetti coinvolti ricoprono in qualche modo tutti il ruolo di "comunicatore", e che i cambiamenti dipendono soprattutto dalle condizioni del loro agire.
Lalli P. (2005). Abitare le istituzioni. FIRENZE : Giunti.
Abitare le istituzioni
LALLI, PINA
2005
Abstract
Analisi e descrizione di tre progetti di comunicazione rivolti ai giovani, volte a favorire la diffusione della cittadinanza europea e un rapporto di maggiore partecipazione e conoscenza reciproca fra nuove generazioni e istituzioni. In particolare si fa riferimento a forme di democrazia partecipata e di comunicazione tra pari, grazie a strumenti quali tirocini, concorsi creativi, collaborazione con le scuole. Casi tangibili in cui sono state realizzate logiche di flusso, partecipative e orchestrali. Nelle tre esperienze descritte si mette in risalto il tentativo degli interlocutori di costruire uno spazio condiviso, attraverso un'orchestrazione che - pur non escludendo la presenza di uno spartito (il piano di comunicazione) e di un direttore d'orchestra (l'istituzione) - garantisce ascolto e presenza attiva delle varie componenti coinvolte. Tali considerazioni sottolienano inoltre l'importanza della funzione di ascolto per un'istituzione pubblica; il comunicatore istituzionale può quindi agire come "gatekeeper", che agevoli il superamento o quanto meno la riduzione delle disuguaglianze nelle opportunità di accesso alle informazioni, favorendo le possibilità di visualizzare nuove prospettive. Ciò con la consapevolezza che i soggetti coinvolti ricoprono in qualche modo tutti il ruolo di "comunicatore", e che i cambiamenti dipendono soprattutto dalle condizioni del loro agire.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.