Ogni osservatore che voglia condurre uno studio sui giovani deve tenere in stretta considerazione il rapporto tra le generazioni che via via si affacciano sulla scena socio-economica e le condizioni e trasformazioni che caratterizzano la società in cui esse vivono. Per fare questo occorre dare il giusto rilievo all’interazione tra atteggiamenti e comportamenti giovanili e possibilità di vita offerte dal contesto sociale, pulendo le lenti appannate degli adulti ed evitando di cadere nella trappola del lamento contro la caduta dei valori : “le culture giovanili, infatti, altro non sono che modi di elaborare l’esperienza, di produrre idee, stili di vita, modelli di comportamento e forme espressive che rispondono alle condizioni che le trasformazioni sociali incessantemente producono”. La relazione con il proprio tempo e il proprio territorio induce pertanto a dedicare particolare attenzione alle connessioni tra le giovani generazioni e gli specifici fenomeni sociali, economici, culturali entro cui esse si muovono e maturano. È nelle comunità locali, infatti, che si favorisce la partecipazione politica e la formazione democratica dei cittadini, si è più vicini ai bisogni del territorio e si facilita l’accesso alle istituzioni e ai servizi, si realizzano processi di formazione e pratica della solidarietà e della coscienza civica, si sperimentano innovazioni delle politiche, si costruisce e si verifica la legittimazione di scelte economiche e sociali che eventualmente hanno origine a livello macro, si compongono e ricombinano gli interessi dei cittadini e dei gruppi sociali, si muovono meccanismi di tipo fiduciario che guidano le scelte quotidiane delle persone. La grande rilevanza del contesto locale entra tuttavia in una dialettica contraddittoria e non priva di effetti antagonisti e/o perversi con le dinamiche della globalizzazione. È possibile, ad esempio, preservare e valorizzare le identità locali senza cadere nel localismo e nel particolarismo? Come si possono costruire legami fecondi fra culture locali e culture ‘altre’ che abitano la società europea ed extra-europea? In questa prospettiva, il contesto locale si ripropone per un giovane come il luogo centrale dell’appartenenza e della formazione alla vita adulta, ma si trova ad affrontare sfide che ne minacciano da un lato la legittimità, dall’altro la capacità di consegnare ai futuri adulti la mappa per una cittadinanza consapevole ed universalistica, nell’intento complessivo di contribuire alla lotta contro l’‘insignificanza’ . L’indifferenza verso il destino della convivenza sociale, la sua varietà/complessità e le fatiche e prese di posizione che essa richiede a governanti e singoli cittadini rischia, infatti, di essere il prodotto più maturo e diffuso della società contemporanea e, quindi, la minaccia più forte alla tessitura del filo intersoggettivo che, a partire dalla dimensione locale, può legare l’individuo alla società. Il contributo analizza queste problematiche in rapporto ad atteggiamenti e comportamenti rilevati tra i giovani forlivesi-cesenati.

A. Martelli (2004). Cittadinanza, solidarietà, fiducia. MILANO : Franco Angeli.

Cittadinanza, solidarietà, fiducia

MARTELLI, ALESSANDRO
2004

Abstract

Ogni osservatore che voglia condurre uno studio sui giovani deve tenere in stretta considerazione il rapporto tra le generazioni che via via si affacciano sulla scena socio-economica e le condizioni e trasformazioni che caratterizzano la società in cui esse vivono. Per fare questo occorre dare il giusto rilievo all’interazione tra atteggiamenti e comportamenti giovanili e possibilità di vita offerte dal contesto sociale, pulendo le lenti appannate degli adulti ed evitando di cadere nella trappola del lamento contro la caduta dei valori : “le culture giovanili, infatti, altro non sono che modi di elaborare l’esperienza, di produrre idee, stili di vita, modelli di comportamento e forme espressive che rispondono alle condizioni che le trasformazioni sociali incessantemente producono”. La relazione con il proprio tempo e il proprio territorio induce pertanto a dedicare particolare attenzione alle connessioni tra le giovani generazioni e gli specifici fenomeni sociali, economici, culturali entro cui esse si muovono e maturano. È nelle comunità locali, infatti, che si favorisce la partecipazione politica e la formazione democratica dei cittadini, si è più vicini ai bisogni del territorio e si facilita l’accesso alle istituzioni e ai servizi, si realizzano processi di formazione e pratica della solidarietà e della coscienza civica, si sperimentano innovazioni delle politiche, si costruisce e si verifica la legittimazione di scelte economiche e sociali che eventualmente hanno origine a livello macro, si compongono e ricombinano gli interessi dei cittadini e dei gruppi sociali, si muovono meccanismi di tipo fiduciario che guidano le scelte quotidiane delle persone. La grande rilevanza del contesto locale entra tuttavia in una dialettica contraddittoria e non priva di effetti antagonisti e/o perversi con le dinamiche della globalizzazione. È possibile, ad esempio, preservare e valorizzare le identità locali senza cadere nel localismo e nel particolarismo? Come si possono costruire legami fecondi fra culture locali e culture ‘altre’ che abitano la società europea ed extra-europea? In questa prospettiva, il contesto locale si ripropone per un giovane come il luogo centrale dell’appartenenza e della formazione alla vita adulta, ma si trova ad affrontare sfide che ne minacciano da un lato la legittimità, dall’altro la capacità di consegnare ai futuri adulti la mappa per una cittadinanza consapevole ed universalistica, nell’intento complessivo di contribuire alla lotta contro l’‘insignificanza’ . L’indifferenza verso il destino della convivenza sociale, la sua varietà/complessità e le fatiche e prese di posizione che essa richiede a governanti e singoli cittadini rischia, infatti, di essere il prodotto più maturo e diffuso della società contemporanea e, quindi, la minaccia più forte alla tessitura del filo intersoggettivo che, a partire dalla dimensione locale, può legare l’individuo alla società. Il contributo analizza queste problematiche in rapporto ad atteggiamenti e comportamenti rilevati tra i giovani forlivesi-cesenati.
2004
Radicamento e disincanto. Un'indagine sui giovani della provincia di Forlì-Cesena
89
118
A. Martelli (2004). Cittadinanza, solidarietà, fiducia. MILANO : Franco Angeli.
A. Martelli
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