Tempo "mitico" e tempo "politico".Le dimensioni del tempo dell'Uomo

"Quid est ergo tempus? Si nemo ex me quaerat, scio; si quaerenti explicare velim, nescio." (Aug., Conf. XI 14.17) ("Che cos'è dunque il tempo? Se qualcuno me lo chiede, lo so; se volessi spiegarlo ad uno che me lo chiede, non lo so."). Si può provare a rispondere a questo interrogativo che si poneva Sant'Agostino, prendendo in esame le molteplici sfaccettature e i numerosi connotati di cui il concetto si compone: il tempo è storia, il tempo è memoria (collettiva e/o individuale), il tempo è ordine che succede al caos primordiale. E' un'esigenza psicologica quella della scansione dei cicli vitali in base a quelli cosmici e naturali (tempo soggettivo, vale a dire quello umano, e tempo oggettivo, vale a dire quello dei cicli naturali). A seconda appunto di questa distinzione si hanno pertanto due diverse personificazioni - nelle mitologie greca e romana - in cui sono riconoscibili le due differenti scansioni.