Per chi si occupa di psicologia dell’arte l’Outsider costituisce un argomento d’elezione, in quanto intreccia alcune questioni cruciali per la disciplina. La frastagliata realtà di queste produzioni e degli studi che vi si accompagnano rappresentano qualcosa di molto significativo e stimolante per tutti coloro che, a vario titolo e da prospettive anche molto diverse, si occupano di arte. Numerosi infatti sono i territori di confine dell’Outsider Art: “arte infantile”, “arte primitiva”, “folk art”, e naturalmente “arte contemporanea” (tutti ambiti con cui sovente le arti irregolari sono state messe a confronto); “arte medianica” o “spiritica”, “arte visiona- ria”, “arte psicopatologica”2 e in qualche misura “art naïf”, che costituiscono invece già a tutti gli effetti dei settori specifici dell’Outsider Art. Altrettanto numerose sono le prospettive e dunque le discipline che sono chiamate a esplorare questo variegato territorio: storia e critica dell’arte, estetica, antropologia, psicologia e sociologia dell’arte, psichiatria, psicoanalisi, per non parlare delle diverse prospettive delle arti terapie. È evidente che, a seconda degli interessi, delle aspettative, delle competenze e dunque delle modalità con cui la ricerca viene af-frontata, l’Outsider Art può offrire scoperte e spunti diversi.
Ferrari Stefano (2013). Alcune riflessioni su "Outsider Art" e psicologia dell’arte. Padova : Canova Edizioni.
Alcune riflessioni su "Outsider Art" e psicologia dell’arte
FERRARI, STEFANO
2013
Abstract
Per chi si occupa di psicologia dell’arte l’Outsider costituisce un argomento d’elezione, in quanto intreccia alcune questioni cruciali per la disciplina. La frastagliata realtà di queste produzioni e degli studi che vi si accompagnano rappresentano qualcosa di molto significativo e stimolante per tutti coloro che, a vario titolo e da prospettive anche molto diverse, si occupano di arte. Numerosi infatti sono i territori di confine dell’Outsider Art: “arte infantile”, “arte primitiva”, “folk art”, e naturalmente “arte contemporanea” (tutti ambiti con cui sovente le arti irregolari sono state messe a confronto); “arte medianica” o “spiritica”, “arte visiona- ria”, “arte psicopatologica”2 e in qualche misura “art naïf”, che costituiscono invece già a tutti gli effetti dei settori specifici dell’Outsider Art. Altrettanto numerose sono le prospettive e dunque le discipline che sono chiamate a esplorare questo variegato territorio: storia e critica dell’arte, estetica, antropologia, psicologia e sociologia dell’arte, psichiatria, psicoanalisi, per non parlare delle diverse prospettive delle arti terapie. È evidente che, a seconda degli interessi, delle aspettative, delle competenze e dunque delle modalità con cui la ricerca viene af-frontata, l’Outsider Art può offrire scoperte e spunti diversi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.