Non solo metafore è prima di tutto una proposta di analisi critica del discorso politico. Nodo teorico-metodologico è la nozione di metafora concettuale, aspetto argomentativo fondamentale e principale strumento investigativo per un approccio al problema della persuasione nel testo. Perché la metafora? Se per persuasione intendiamo un fenomeno comune e inevitabile, interattivo e intersoggettivo, animato dall’obiettivo di produrre un cambiamento, allora la metafora di matrice cognitiva costituisce un mezzo persuasivo estremamente “sottile” quanto potente, capace di “operare” a livello concettuale ed emozionale. Contestualmente, essa può essere utilizzata come strumento per condurre l’analisi e reperire strategie persuasive sul lungo raggio. Il libro propone un’analisi critica del discorso presidenziale americano post 11 settembre, più in particolare si focalizza sull’evidenza linguistica della strategia persuasiva adottata dal presidente George W. Bush Jr. per promuovere la “guerra preventiva” in Iraq. Sullo sfondo campeggia lo spettro di un presunto nuovo pensiero manicheo. Il ripresentarsi oggi di scelte delicate quali l’azione o l’inazione militare a livello internazionale pone l’accento sulla sostenibilità dell’argomentazione che le suffraga, suggerendo l’opportunità di acquisire maggiore consapevolezza e spirito critico rispetto agli effetti di quelle che, evidentemente, non sono solo metafore.

Non solo metafore. (De)costruzione della strategia persuasiva di G.W. Bush Jr.

FERRARI, FEDERICA
2013

Abstract

Non solo metafore è prima di tutto una proposta di analisi critica del discorso politico. Nodo teorico-metodologico è la nozione di metafora concettuale, aspetto argomentativo fondamentale e principale strumento investigativo per un approccio al problema della persuasione nel testo. Perché la metafora? Se per persuasione intendiamo un fenomeno comune e inevitabile, interattivo e intersoggettivo, animato dall’obiettivo di produrre un cambiamento, allora la metafora di matrice cognitiva costituisce un mezzo persuasivo estremamente “sottile” quanto potente, capace di “operare” a livello concettuale ed emozionale. Contestualmente, essa può essere utilizzata come strumento per condurre l’analisi e reperire strategie persuasive sul lungo raggio. Il libro propone un’analisi critica del discorso presidenziale americano post 11 settembre, più in particolare si focalizza sull’evidenza linguistica della strategia persuasiva adottata dal presidente George W. Bush Jr. per promuovere la “guerra preventiva” in Iraq. Sullo sfondo campeggia lo spettro di un presunto nuovo pensiero manicheo. Il ripresentarsi oggi di scelte delicate quali l’azione o l’inazione militare a livello internazionale pone l’accento sulla sostenibilità dell’argomentazione che le suffraga, suggerendo l’opportunità di acquisire maggiore consapevolezza e spirito critico rispetto agli effetti di quelle che, evidentemente, non sono solo metafore.
2013
334
9788862924214
Ferrari F.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/190976
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