Se il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani con grande potenza etica recita che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” rimane poco spazio per la differenza e l’integrazione è possibile solo fra integrabili. Che è come dire che il nostro pluralismo liberale non consente di sommare o moltiplicare quantità disomogenee. Ma, volenti o nolenti, ci troviamo a vivere in una società che ci costringe a fare i conti proprio con quantità disomogenee. E allora, forse, bisogna rivedere le operazioni matematiche con cui enumeriamo il mondo, più che escludere gli elementi che non si accordano ad esse.
M. Tarozzi (2005). Cittadinanza interculturale: esperienza educativa come agire politico. SCANDICCI (FI) : La Nuova Italia.
Cittadinanza interculturale: esperienza educativa come agire politico
TAROZZI, MASSIMILIANO
2005
Abstract
Se il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani con grande potenza etica recita che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” rimane poco spazio per la differenza e l’integrazione è possibile solo fra integrabili. Che è come dire che il nostro pluralismo liberale non consente di sommare o moltiplicare quantità disomogenee. Ma, volenti o nolenti, ci troviamo a vivere in una società che ci costringe a fare i conti proprio con quantità disomogenee. E allora, forse, bisogna rivedere le operazioni matematiche con cui enumeriamo il mondo, più che escludere gli elementi che non si accordano ad esse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.