“Colori e suoni delle origini” nasce dalla ricerca creativa di Andrea Benetti e Frank Nemola, che, attraverso l’unione di due mezzi espressivi quali pittura e musica, riescono a creare un progetto di “arte acustica”. I due artisti creano un ponte ideale tra le origini dell’uomo e la contemporaneità, tra le forme antiche ed essenziali di espressione e le odierne esemplificazioni dei sistemi digitali di comunicazione di massa utilizzando i due sensi per eccellenza dei due periodi: udito e vista. Nel testo si sottolinea infatti come “l’improvvisazione musicale-sonora di Frank Nemola, abbinata alle icone e ai colori dei quadri di Andrea Benetti, renda possibile, in chiave attuale e assolutamente contemporanea, il ritorno a quella sensorialità primigenia e originaria predicata oltre quarant’anni fa da Marshall McLuhan il quale, con le nozioni di “spazio visivo” e “spazio acustico” (The Medium is the Message, 1967), aveva teorizzato il ritorno dell’uomo ad una struttura sensoriale primordiale, piena di emozioni e di facoltà sinestetiche proprio grazie alla diffusione dei media elettronici”.
S.Grandi (2013). Andrea Benetti. Colori e suoni delle Origini/Andrea Benetti. Colors and sounds from the Origins. Bologna : Edizioni Qudu.
Andrea Benetti. Colori e suoni delle Origini/Andrea Benetti. Colors and sounds from the Origins
GRANDI, SILVIA
2013
Abstract
“Colori e suoni delle origini” nasce dalla ricerca creativa di Andrea Benetti e Frank Nemola, che, attraverso l’unione di due mezzi espressivi quali pittura e musica, riescono a creare un progetto di “arte acustica”. I due artisti creano un ponte ideale tra le origini dell’uomo e la contemporaneità, tra le forme antiche ed essenziali di espressione e le odierne esemplificazioni dei sistemi digitali di comunicazione di massa utilizzando i due sensi per eccellenza dei due periodi: udito e vista. Nel testo si sottolinea infatti come “l’improvvisazione musicale-sonora di Frank Nemola, abbinata alle icone e ai colori dei quadri di Andrea Benetti, renda possibile, in chiave attuale e assolutamente contemporanea, il ritorno a quella sensorialità primigenia e originaria predicata oltre quarant’anni fa da Marshall McLuhan il quale, con le nozioni di “spazio visivo” e “spazio acustico” (The Medium is the Message, 1967), aveva teorizzato il ritorno dell’uomo ad una struttura sensoriale primordiale, piena di emozioni e di facoltà sinestetiche proprio grazie alla diffusione dei media elettronici”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.