Le rocce serbatoio fanno parte della grande famiglia dei mezzi porosi, un’ampia gamma di materiali cui sono interessati svariati ambiti scientifici e tecnologici, che spaziano dall’ingegneria, alla geologia, alle discipline biomediche, all’industria alimentare, a quella ceramica, etc. All’interno di queste discipline è oltremodo importante lo studio dei mezzi porosi di origine naturale, quali i vari tipi di terreno, le rocce consolidate e cementate, nonché le formazioni rocciose compatte, che sono le potenziali sedi dei giacimenti di idrocarburi. L’interesse specifico di questo contributo è ristretto ai soli ambiti geologici ed ingegneristici, entro cui si colloca lo studio delle rocce serbatoio. In natura, gli idrocarburi sono localizzati e si possono muovere entro gli spazi porosi delle rocce serbatoio che costituiscono il giacimento. In generale, le caratteristiche petrofisiche di una roccia serbatoio descrivono le proprietà dei mezzi porosi naturali relativamente alla loro attitudine a contenere fluidi, alla possibilità di permetterne il movimento ed alla disposizione degli stessi all’interno della matrice rocciosa. Le caratteristiche petrofisiche dei mezzi porosi determinano quindi il volume di fluidi contenuti nel giacimento, nonché la quantità e la facilità con cui possono fluire verso i pozzi destinati alla produzione. In particolare, per quanto riguarda i giacimenti di idrocarburi, la percentuale di olio e/o di gas contenuti in un’unità di volume della roccia serbatoio è pari al prodotto fra la porosità della roccia e la loro saturazione. Per valutare il volume delle riserve di idrocarburi, oltre alla porosità ed alla saturazione in fluidi (correlata, fra l’altro, anche alle caratteristiche capillari della roccia serbatoio), occorre quindi conoscere sia il volume della formazione mineralizzata, sia le caratteristiche termodinamiche della miscela di idrocarburi. Per valutare la produttività di un giacimento, è invece necessario avere indicazioni sull’attitudine dei fluidi ad attraversare il mezzo poroso, caratteristica nota come permeabilità.
Macini P., Mesini E. (2005). Caratteristiche petrofisiche delle rocce serbatoio. ROMA : Istituto della Enciclopedia Italiana TRECCANI.
Caratteristiche petrofisiche delle rocce serbatoio
MACINI, PAOLO;MESINI, EZIO
2005
Abstract
Le rocce serbatoio fanno parte della grande famiglia dei mezzi porosi, un’ampia gamma di materiali cui sono interessati svariati ambiti scientifici e tecnologici, che spaziano dall’ingegneria, alla geologia, alle discipline biomediche, all’industria alimentare, a quella ceramica, etc. All’interno di queste discipline è oltremodo importante lo studio dei mezzi porosi di origine naturale, quali i vari tipi di terreno, le rocce consolidate e cementate, nonché le formazioni rocciose compatte, che sono le potenziali sedi dei giacimenti di idrocarburi. L’interesse specifico di questo contributo è ristretto ai soli ambiti geologici ed ingegneristici, entro cui si colloca lo studio delle rocce serbatoio. In natura, gli idrocarburi sono localizzati e si possono muovere entro gli spazi porosi delle rocce serbatoio che costituiscono il giacimento. In generale, le caratteristiche petrofisiche di una roccia serbatoio descrivono le proprietà dei mezzi porosi naturali relativamente alla loro attitudine a contenere fluidi, alla possibilità di permetterne il movimento ed alla disposizione degli stessi all’interno della matrice rocciosa. Le caratteristiche petrofisiche dei mezzi porosi determinano quindi il volume di fluidi contenuti nel giacimento, nonché la quantità e la facilità con cui possono fluire verso i pozzi destinati alla produzione. In particolare, per quanto riguarda i giacimenti di idrocarburi, la percentuale di olio e/o di gas contenuti in un’unità di volume della roccia serbatoio è pari al prodotto fra la porosità della roccia e la loro saturazione. Per valutare il volume delle riserve di idrocarburi, oltre alla porosità ed alla saturazione in fluidi (correlata, fra l’altro, anche alle caratteristiche capillari della roccia serbatoio), occorre quindi conoscere sia il volume della formazione mineralizzata, sia le caratteristiche termodinamiche della miscela di idrocarburi. Per valutare la produttività di un giacimento, è invece necessario avere indicazioni sull’attitudine dei fluidi ad attraversare il mezzo poroso, caratteristica nota come permeabilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.