La Conferenza dell’ONU su popolazione e sviluppo tenutasi al Cairo nel 1994 ha decretato il successo della campagna di ispirazione femminista in difesa dei diritti riproduttivi, che includono il diritto della donna a gestire la propria sessualità e procreazione, e vincolano gli stati a garantire accesso all’aborto e informazioni su metodi contraccettivi e pianificazione familiare. Esamineremo in che modo la Santa sede abbia cercato di contrastare questa tendenza, in particolare in occasione di un’iniziativa rivolta ai rifugiati. Lo studio di caso mette in luce come in certi casi la gestione della salute non sia ormai soltanto un problema medico, ma abbia importanti risvolti diplomatici e giuridici che si estendono su scala mondiale. La Chiesa cattolica risulta pienamente coinvolta in tali evoluzioni.
La Santa Sede e i diritti riproduttivi
TURINA, ISACCO
2013
Abstract
La Conferenza dell’ONU su popolazione e sviluppo tenutasi al Cairo nel 1994 ha decretato il successo della campagna di ispirazione femminista in difesa dei diritti riproduttivi, che includono il diritto della donna a gestire la propria sessualità e procreazione, e vincolano gli stati a garantire accesso all’aborto e informazioni su metodi contraccettivi e pianificazione familiare. Esamineremo in che modo la Santa sede abbia cercato di contrastare questa tendenza, in particolare in occasione di un’iniziativa rivolta ai rifugiati. Lo studio di caso mette in luce come in certi casi la gestione della salute non sia ormai soltanto un problema medico, ma abbia importanti risvolti diplomatici e giuridici che si estendono su scala mondiale. La Chiesa cattolica risulta pienamente coinvolta in tali evoluzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
