L'individuazione di indicatori biochimici di stati funzionali e/o patologici è un requisito fondamentale per lo sviluppo di moderne metodiche diagnostiche quali la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare eseguita direttamente sul paziente (in vivo RMN). La in vivo RMN consiste nella combinazione della risonanza magnetica per immagini per la localizzazione di un volume di interesse dell'organo da esaminare e della spettroscopia per la determinazione dei metaboliti in esso contenuti. La tecnica è estremamente sensibile e specifica nel rilevare le variazioni metaboliche che si accompagnano a determinate patologie ed esprime grandi potenzialità nell'aggi ungere nuove opportunità nella valutazione clinica di diverse malattie umane, comprese le neoplasie. Tessuti e organi umani funzionali e patologici possono così essere valutati, in modo assolutamente non invasivo, per quanto riguarda le loro caratteristiche biochimiche, secondo quelli che sono gli indirizzi di una moderna diagnostica molecolare. Nonostante numerosi studi in letteratura evidenzino come la in vivo RMN sia oggi utilizzata, a supporto delle tradizionali ma invasive metodiche istopatologiche, nella valutazione clinica (diagnosi, trattamento e prognosi) di numerose neoplasie umane (cervello, seno e prostata principalmente), sono ancora di grande attualità studi finalizzati alla caratterizzazione delle principali caratteristiche molecolari associate alle neoplasie cerebrali in funzione del loro tipo e grado istologico. Inoltre vi sono tessuti quali quelli della mucosa gastro-intestinale per i quali le applicazioni della in vivo RMN sono ancora in una fase di studio preliminare. Per aumentare le possibilità cliniche della in vivo RMN si rendono così necessarie sempre più approfondite ricerche mirate ad una dettagliata descrizione della composizione biochimica dei tessuti e che consentono di individuare le correlazioni fra indicatori molecolari della patologia e gli aspetti morfologici che concorrono a definire non solo il tipo di neoplasia, ma anche il suo grading, con evidenti implicazioni diagnostiche e prognostiche.
A. Mucci, L. Schenetti, R. Tosi, V. Tugnoli (2005). La RMN ex vivo di neoplasie umane: aspetti biochimici e considerazioni cliniche.. s.l : s.n.
La RMN ex vivo di neoplasie umane: aspetti biochimici e considerazioni cliniche.
TUGNOLI, VITALIANO
2005
Abstract
L'individuazione di indicatori biochimici di stati funzionali e/o patologici è un requisito fondamentale per lo sviluppo di moderne metodiche diagnostiche quali la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare eseguita direttamente sul paziente (in vivo RMN). La in vivo RMN consiste nella combinazione della risonanza magnetica per immagini per la localizzazione di un volume di interesse dell'organo da esaminare e della spettroscopia per la determinazione dei metaboliti in esso contenuti. La tecnica è estremamente sensibile e specifica nel rilevare le variazioni metaboliche che si accompagnano a determinate patologie ed esprime grandi potenzialità nell'aggi ungere nuove opportunità nella valutazione clinica di diverse malattie umane, comprese le neoplasie. Tessuti e organi umani funzionali e patologici possono così essere valutati, in modo assolutamente non invasivo, per quanto riguarda le loro caratteristiche biochimiche, secondo quelli che sono gli indirizzi di una moderna diagnostica molecolare. Nonostante numerosi studi in letteratura evidenzino come la in vivo RMN sia oggi utilizzata, a supporto delle tradizionali ma invasive metodiche istopatologiche, nella valutazione clinica (diagnosi, trattamento e prognosi) di numerose neoplasie umane (cervello, seno e prostata principalmente), sono ancora di grande attualità studi finalizzati alla caratterizzazione delle principali caratteristiche molecolari associate alle neoplasie cerebrali in funzione del loro tipo e grado istologico. Inoltre vi sono tessuti quali quelli della mucosa gastro-intestinale per i quali le applicazioni della in vivo RMN sono ancora in una fase di studio preliminare. Per aumentare le possibilità cliniche della in vivo RMN si rendono così necessarie sempre più approfondite ricerche mirate ad una dettagliata descrizione della composizione biochimica dei tessuti e che consentono di individuare le correlazioni fra indicatori molecolari della patologia e gli aspetti morfologici che concorrono a definire non solo il tipo di neoplasia, ma anche il suo grading, con evidenti implicazioni diagnostiche e prognostiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.