L’emanazione del D.Lgs 241/00, in attuazione della Direttiva Euratom 96/29 in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti, integra e modifica il campo di applicazione della normativa nazionale in materia di radioprotezione. In particolare all’art.10-bis, comma 1, lettera c), sono menzionate le “attività lavorative implicanti l’uso e lo stoccaggio di materiali abitualmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali e provocano un aumento significativo dell’esposizione dei lavoratori, ed eventualmente, di persone del pubblico”. L’allegato I-bis individua tra tali attività, “la lavorazione di sabbie zirconifere”. Sembra pertanto che i processi che trattano tali materiali siano compresi nelle attività da sottoporre a controllo, rimane dubbia la posizione delle industrie ceramiche, che non effettuano direttamente la lavorazione delle sabbie zirconifere, ma ne fanno uso nella produzione degli smalti e del gres porcellanato. L’applicazione della norma si manifesta in “obblighi dell’esercente” (art.10-ter) il quale deve effettuare valutazioni dell’esposizione dei lavoratori e verificare il non superamento del livello d’azione, pari a 1 mSv/anno (All.I-bis). Quindi, al fine di ottenere informazioni sulla significatività dell'incremento di dose occupazionale all’interno delle industrie ceramiche, che fanno quotidianamente uso di quantitativi apprezzabili di materiale zirconifero, è stata effettuata una specifica campagna di misure. Essa ha coinvolto 8 stabilimenti di produzione di piastrelle smaltate e gres porcellanato. La campagna è stata effettuata per determinare la dose da radiazione che può ricevere un lavoratore a causa dei tre seguenti tipi di esposizione: 1) esposizione esterna dovuta alla radiazione gamma emessa dalla sorgente;2) esposizione interna da inalazione di polveri; 3)esposizione interna dovuta alla inalazione dei figli di decadimento del radon emanato dai materiali. I valori ottenuti dalle misure sono stati utilizzati per il calcolo della dose efficace annua (mSv/anno) a cui risulta essere esposto un lavoratore standard che effettua manipolazione di materiale zirconifero. Per tutte le aziende, non si sono verificati superamenti del livello di azione e i valori calcolati sono compresi tra 0,1-0,6 mSv/anno.

Radioattività naturale delle materie prime ceramiche e relative condizioni di esposizione occupazionale nell’industria

BRUZZI, LUIGI;RIGHI, SERENA;
2005

Abstract

L’emanazione del D.Lgs 241/00, in attuazione della Direttiva Euratom 96/29 in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti, integra e modifica il campo di applicazione della normativa nazionale in materia di radioprotezione. In particolare all’art.10-bis, comma 1, lettera c), sono menzionate le “attività lavorative implicanti l’uso e lo stoccaggio di materiali abitualmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali e provocano un aumento significativo dell’esposizione dei lavoratori, ed eventualmente, di persone del pubblico”. L’allegato I-bis individua tra tali attività, “la lavorazione di sabbie zirconifere”. Sembra pertanto che i processi che trattano tali materiali siano compresi nelle attività da sottoporre a controllo, rimane dubbia la posizione delle industrie ceramiche, che non effettuano direttamente la lavorazione delle sabbie zirconifere, ma ne fanno uso nella produzione degli smalti e del gres porcellanato. L’applicazione della norma si manifesta in “obblighi dell’esercente” (art.10-ter) il quale deve effettuare valutazioni dell’esposizione dei lavoratori e verificare il non superamento del livello d’azione, pari a 1 mSv/anno (All.I-bis). Quindi, al fine di ottenere informazioni sulla significatività dell'incremento di dose occupazionale all’interno delle industrie ceramiche, che fanno quotidianamente uso di quantitativi apprezzabili di materiale zirconifero, è stata effettuata una specifica campagna di misure. Essa ha coinvolto 8 stabilimenti di produzione di piastrelle smaltate e gres porcellanato. La campagna è stata effettuata per determinare la dose da radiazione che può ricevere un lavoratore a causa dei tre seguenti tipi di esposizione: 1) esposizione esterna dovuta alla radiazione gamma emessa dalla sorgente;2) esposizione interna da inalazione di polveri; 3)esposizione interna dovuta alla inalazione dei figli di decadimento del radon emanato dai materiali. I valori ottenuti dalle misure sono stati utilizzati per il calcolo della dose efficace annua (mSv/anno) a cui risulta essere esposto un lavoratore standard che effettua manipolazione di materiale zirconifero. Per tutte le aziende, non si sono verificati superamenti del livello di azione e i valori calcolati sono compresi tra 0,1-0,6 mSv/anno.
2005
84
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Bruzzi L.; Righi S.; Verità S.
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