Nella letteratura in materia di integrazione scuola-lavoro il tema dell’integrazione o meglio del territorio di integrazione fra mondo della scuola e mondo delle imprese appare radicato nelle logiche, nelle ideologie, spesso nella storia di numerosi insuccessi nello sviluppo della relazione. Il progetto “Territori di integrazione tra il mondo della scuola e il mondo delle imprese” si muove in questa logica, e presente volume intende testimoniare i risultati di questo approccio. Il libro è diviso in tre parti: una prima parte in cui vengono esposti i risultati di una ricerca sulle percezioni degli attori dell’integrazione; una seconda parte in cui viene data evidenza all’attività di sperimentazione di territori di integrazione; una terza parte in cui vengono capitalizzati alcuni step conoscitivi, sia sul fronte della letteratura, sia sul fronte della razionalizzazione dei risultati empirici. Il progetto di riforma del sistema formativo messo in atto dal ministro Letizia Moratti prevede che la formazione sia distribuita in diversi luoghi educativi; il modello di fondo è più descolarizzato, tenta di ri-accreditare il canale della formazione professionale e assegna una maggiore centralità alle finalità professionalizzanti dell’istruzione e ai legami con il mondo del lavoro. Per molti versi, questa caratteristica dell’attuale riforma raccoglie consensi, come mostrano alcune indagini empiriche, presso i cittadini. Ma gli insegnanti cosa pensano dell’istituzione di legami più stretti fra scuola e lavoro? Nel saggio si cerca di descrivere come i docenti percepiscano l’integrazione scuola-lavoro (nelle forme previste dalle innovazioni inerenti all’“alternanza scuola-lavoro” previste dalla legge n. 53 del 28 marzo 2003), quali siano le loro esperienze in merito (specie per quanto concerne i tirocini in azienda) e come valutino queste iniziative. Inoltre, si indaga sulle convinzioni degli insegnanti a proposito del contributo delle imprese ai percorsi formativi dei giovani. Infine, ci si sofferma sugli orientamenti degli insegnanti nei confronti di alcuni aspetti della riforma del sistema formativo italiano, specie con riferimento alla già ricordata legge n. 53 del 2003. Nel corso dell’esposizione si segnalano anche i punti rispetto ai quali si registra un’apprezzabile discrepanza fra gli atteggiamenti degli studenti e/o dei genitori (così come sono state descritte in un altro capitolo dello stesso volume) e quelli dei docenti. I risultati sono tratti da un’indagine, basata sulla somministrazione di un questionario strutturato (nel corso dei primi mesi del 2004) a un campione di 1.506 insegnanti che prestano servizio in scuole secondarie superiori, statali e paritarie, delle province di Milano, Lodi, Como, Lecco e Brescia.
Gasperoni G. (2005). I docenti. MILANO : Edizioni Il Sole-24 Ore.
I docenti
GASPERONI, Giancarlo
2005
Abstract
Nella letteratura in materia di integrazione scuola-lavoro il tema dell’integrazione o meglio del territorio di integrazione fra mondo della scuola e mondo delle imprese appare radicato nelle logiche, nelle ideologie, spesso nella storia di numerosi insuccessi nello sviluppo della relazione. Il progetto “Territori di integrazione tra il mondo della scuola e il mondo delle imprese” si muove in questa logica, e presente volume intende testimoniare i risultati di questo approccio. Il libro è diviso in tre parti: una prima parte in cui vengono esposti i risultati di una ricerca sulle percezioni degli attori dell’integrazione; una seconda parte in cui viene data evidenza all’attività di sperimentazione di territori di integrazione; una terza parte in cui vengono capitalizzati alcuni step conoscitivi, sia sul fronte della letteratura, sia sul fronte della razionalizzazione dei risultati empirici. Il progetto di riforma del sistema formativo messo in atto dal ministro Letizia Moratti prevede che la formazione sia distribuita in diversi luoghi educativi; il modello di fondo è più descolarizzato, tenta di ri-accreditare il canale della formazione professionale e assegna una maggiore centralità alle finalità professionalizzanti dell’istruzione e ai legami con il mondo del lavoro. Per molti versi, questa caratteristica dell’attuale riforma raccoglie consensi, come mostrano alcune indagini empiriche, presso i cittadini. Ma gli insegnanti cosa pensano dell’istituzione di legami più stretti fra scuola e lavoro? Nel saggio si cerca di descrivere come i docenti percepiscano l’integrazione scuola-lavoro (nelle forme previste dalle innovazioni inerenti all’“alternanza scuola-lavoro” previste dalla legge n. 53 del 28 marzo 2003), quali siano le loro esperienze in merito (specie per quanto concerne i tirocini in azienda) e come valutino queste iniziative. Inoltre, si indaga sulle convinzioni degli insegnanti a proposito del contributo delle imprese ai percorsi formativi dei giovani. Infine, ci si sofferma sugli orientamenti degli insegnanti nei confronti di alcuni aspetti della riforma del sistema formativo italiano, specie con riferimento alla già ricordata legge n. 53 del 2003. Nel corso dell’esposizione si segnalano anche i punti rispetto ai quali si registra un’apprezzabile discrepanza fra gli atteggiamenti degli studenti e/o dei genitori (così come sono state descritte in un altro capitolo dello stesso volume) e quelli dei docenti. I risultati sono tratti da un’indagine, basata sulla somministrazione di un questionario strutturato (nel corso dei primi mesi del 2004) a un campione di 1.506 insegnanti che prestano servizio in scuole secondarie superiori, statali e paritarie, delle province di Milano, Lodi, Como, Lecco e Brescia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.