La storia recente del calcio in Italia appare caratterizzata da due fenomeni che sembrano essere inversamente correlati. Ai brillanti risultati dell’attività sportiva fa riscontro un pessimo andamento sul piano economico-finanziario. Sul piano economico-finanziario si è determinata una lievitazione dei costi del personale (soprattutto per stipendi ai tesserati) che va ben oltre l’incremento dei ricavi che le società calcistiche sono state in grado di realizzare. Nonostante l’elevato livello dei ricavi e la tendenza crescente che li ha caratterizzati nel corso degli ultimi esercizi, le società calcistiche non sono riuscite a far fronte al forte incremento della loro principale voce di costo: i costi del personale. Il quadro competitivo che abbiamo descritto lascia immaginare un innalzamento della pressione competitiva nell’approvvigionamento dei fattori della produzione caratteristica (giocatori e tecnici). Si rende pertanto necessario aumentare ulteriormente l’entità dei ricavi sia intervenendo sulla gestione caratteristica sia sviluppando attività commerciali (merchandising, sponsorizzazioni, gestione degli stadi e dei servizi associati alla fruizione dello spettacolo sportivo) che consentano un più ampio sfruttamento dell’immagine di marca dei club legata alla notorietà e alla fedeltà che il nome della squadra ha presso il pubblico dei tifosi. Le tendenze in atto sono tali da far prevedere un’insostenibilità del sistema che ha già dato chiari segni di cedimento. L’esigenza di intervenire fino a modificare in buona misura il modello di business fin qui perseguito è ancora più pressante per quelle società che, avendo deciso di quotarsi in Borsa, sono obbligate ad abbandonare definitivamente la dimensione della società perennemente in perdita che deve la sua sopravvivenza al mecenatismo, per lo più non disinteressato, del suo proprietario. In questo lavoro desidero discutere alcune delle questioni più controverse relativamente all’evoluzione del calcio professionistico e indicare le linee guida per la ridefinizione del comportamento delle società calcistiche.

A. Baroncelli (2004). Il futuro del calcio, ovvero il complesso equilibrio tra obiettivi sportivi e obiettivi economico-finanziari. MILANO : EGEA.

Il futuro del calcio, ovvero il complesso equilibrio tra obiettivi sportivi e obiettivi economico-finanziari

BARONCELLI, ALESSANDRO
2004

Abstract

La storia recente del calcio in Italia appare caratterizzata da due fenomeni che sembrano essere inversamente correlati. Ai brillanti risultati dell’attività sportiva fa riscontro un pessimo andamento sul piano economico-finanziario. Sul piano economico-finanziario si è determinata una lievitazione dei costi del personale (soprattutto per stipendi ai tesserati) che va ben oltre l’incremento dei ricavi che le società calcistiche sono state in grado di realizzare. Nonostante l’elevato livello dei ricavi e la tendenza crescente che li ha caratterizzati nel corso degli ultimi esercizi, le società calcistiche non sono riuscite a far fronte al forte incremento della loro principale voce di costo: i costi del personale. Il quadro competitivo che abbiamo descritto lascia immaginare un innalzamento della pressione competitiva nell’approvvigionamento dei fattori della produzione caratteristica (giocatori e tecnici). Si rende pertanto necessario aumentare ulteriormente l’entità dei ricavi sia intervenendo sulla gestione caratteristica sia sviluppando attività commerciali (merchandising, sponsorizzazioni, gestione degli stadi e dei servizi associati alla fruizione dello spettacolo sportivo) che consentano un più ampio sfruttamento dell’immagine di marca dei club legata alla notorietà e alla fedeltà che il nome della squadra ha presso il pubblico dei tifosi. Le tendenze in atto sono tali da far prevedere un’insostenibilità del sistema che ha già dato chiari segni di cedimento. L’esigenza di intervenire fino a modificare in buona misura il modello di business fin qui perseguito è ancora più pressante per quelle società che, avendo deciso di quotarsi in Borsa, sono obbligate ad abbandonare definitivamente la dimensione della società perennemente in perdita che deve la sua sopravvivenza al mecenatismo, per lo più non disinteressato, del suo proprietario. In questo lavoro desidero discutere alcune delle questioni più controverse relativamente all’evoluzione del calcio professionistico e indicare le linee guida per la ridefinizione del comportamento delle società calcistiche.
2004
Il business del calcio
275
296
A. Baroncelli (2004). Il futuro del calcio, ovvero il complesso equilibrio tra obiettivi sportivi e obiettivi economico-finanziari. MILANO : EGEA.
A. Baroncelli
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