Cosa accade musiche da ballo sono trasferite su video, se cioè un brano musicale diventa un videoclip? Diventa una categoria di testi che cerca di porre il fruitore all’interno del testo, e non più semplicemente davanti al testo. Testi-performance che intendono produrre effetti in grado di generare una forma di esperienza di tipo immersivo, tramite una razionalità impressiva. Le ritmicità del brano dance, ovvero quelle potenzialità sonore che all’ascolto acusmatico in assenza del video sono in grado di indurre il ballo, vengono tradotte sul piano visivo innescando una vera e propria forma di continua risemantizzazione tra le due forme espressive, visiva e sonora una modalità audiovisiva concepita per ottenere effetti tramite il sincretismo del linguaggio. Del resto un’esperienza ‘dal vivo’, come quella di un concerto, contiene elementi residui densi, difficilmente descrivibili, testualizzabili, e riproducibili in quanto tali. Da questo punto di vista la finzionalità del linguaggio audiovisivo è in grado di generare, paradossalmente, un’autenticità maggiore di quella di una diretta televisiva. Ciò avviene grazie allo sviluppo di un discorso, come quello del videoclip, che, se ben adoperato, non rappresenta un surrogato della realtà ma ne produce semplicemente un’altra. L’analisi dell’enunciazione audiovisiva è in grado di indicarcene dettagliatamente le motivazioni, a partire dalla sincresi audiovisiva che diventa meccanismo di costruzione di presenza.
Ascolto come esperienza: effetti, presenza, corporeità in un videoclip dance
SPAZIANTE, LUCIO
2008
Abstract
Cosa accade musiche da ballo sono trasferite su video, se cioè un brano musicale diventa un videoclip? Diventa una categoria di testi che cerca di porre il fruitore all’interno del testo, e non più semplicemente davanti al testo. Testi-performance che intendono produrre effetti in grado di generare una forma di esperienza di tipo immersivo, tramite una razionalità impressiva. Le ritmicità del brano dance, ovvero quelle potenzialità sonore che all’ascolto acusmatico in assenza del video sono in grado di indurre il ballo, vengono tradotte sul piano visivo innescando una vera e propria forma di continua risemantizzazione tra le due forme espressive, visiva e sonora una modalità audiovisiva concepita per ottenere effetti tramite il sincretismo del linguaggio. Del resto un’esperienza ‘dal vivo’, come quella di un concerto, contiene elementi residui densi, difficilmente descrivibili, testualizzabili, e riproducibili in quanto tali. Da questo punto di vista la finzionalità del linguaggio audiovisivo è in grado di generare, paradossalmente, un’autenticità maggiore di quella di una diretta televisiva. Ciò avviene grazie allo sviluppo di un discorso, come quello del videoclip, che, se ben adoperato, non rappresenta un surrogato della realtà ma ne produce semplicemente un’altra. L’analisi dell’enunciazione audiovisiva è in grado di indicarcene dettagliatamente le motivazioni, a partire dalla sincresi audiovisiva che diventa meccanismo di costruzione di presenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.