Nelle attività che per motivi di ricerca e di formazione portano i ricercatori periodicamente a contatto con il mondo della scuola, la riflessione sull’impatto della crisi nella vita scolastica sembra costituire uno dei “panorami” prospettici attraverso cui si interpreta il senso di fare scuola di fronte alla scarsezza delle risorse, alla riduzione dei tempi scolastici, alle forme diverse di precarizzazione di docenti ed educatori, alla progressiva riduzione di sperimentazione e progetti; ma la crisi diventa anche la “prospettiva di senso” entro cui molti si domandano come valorizzare risorse interne, come costruire pratiche di “resistenza” o come, in una situazione che da temporanea sembra assumere i tratti della permanenza, diventi necessario uno sguardo auto-critico in grado di cogliere le capacità performative già in essere nella scuola, prima fra tutti quella della diversità culturale. Come si vive, allora, la crisi globale nei “mondi locali” delle scuole italiane? Cosa hanno via via comportato i tagli e le riorganizzazioni imposte negli ultimi anni, da un lato, ma anche le trasformazioni socio-culturali delle famiglie che vivono la crisi - in particolare delle famiglie straniere e con svantaggio socioeconomico? La crisi e i suoi diversi impatti hanno un modo specifico di esprimersi – dai tratti culturali, alle rappresentazioni e all’agency dei diversi attori sociali che l’attraversano – nei diversi contesti scolastici? Il numero monografico della Rivista Interculturale intende avviare una riflessione critica necessariamente interdisciplinare e multivocale sul rapporto tra crisi e scuola.
Bolognesi I., Guerzoni G. (2013). La scuola al tempo della crisi. Trento : Edizioni Centro Studi Erickson.
La scuola al tempo della crisi
BOLOGNESI, IVANA;GUERZONI, GIOVANNA
2013
Abstract
Nelle attività che per motivi di ricerca e di formazione portano i ricercatori periodicamente a contatto con il mondo della scuola, la riflessione sull’impatto della crisi nella vita scolastica sembra costituire uno dei “panorami” prospettici attraverso cui si interpreta il senso di fare scuola di fronte alla scarsezza delle risorse, alla riduzione dei tempi scolastici, alle forme diverse di precarizzazione di docenti ed educatori, alla progressiva riduzione di sperimentazione e progetti; ma la crisi diventa anche la “prospettiva di senso” entro cui molti si domandano come valorizzare risorse interne, come costruire pratiche di “resistenza” o come, in una situazione che da temporanea sembra assumere i tratti della permanenza, diventi necessario uno sguardo auto-critico in grado di cogliere le capacità performative già in essere nella scuola, prima fra tutti quella della diversità culturale. Come si vive, allora, la crisi globale nei “mondi locali” delle scuole italiane? Cosa hanno via via comportato i tagli e le riorganizzazioni imposte negli ultimi anni, da un lato, ma anche le trasformazioni socio-culturali delle famiglie che vivono la crisi - in particolare delle famiglie straniere e con svantaggio socioeconomico? La crisi e i suoi diversi impatti hanno un modo specifico di esprimersi – dai tratti culturali, alle rappresentazioni e all’agency dei diversi attori sociali che l’attraversano – nei diversi contesti scolastici? Il numero monografico della Rivista Interculturale intende avviare una riflessione critica necessariamente interdisciplinare e multivocale sul rapporto tra crisi e scuola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.