Esposizione dei progetti elaborati per il Laboratorio di Sintesi Finale “I luoghi del tempo libero” all’interno della mostra “Le architetture e la città/ Town and architectures”, a cura di V. Orioli, Magazzini del Sale di Cervia, 25 ottobre-11 novembre 2012, nell’ambito dell’evento “Milano Marittima 100”. Immaginare la trasformazione di una città o di una sua parte significa innanzitutto interrogarsi sul suo “programma” implicito. Per questo è inevitabile avviare uno studio approfondito che ci consenta di acquisire e selezionare gli elementi indispensabili a comprendere la città ed il suo territorio scartando tutto ciò che, riconducendoci a visioni stanche e precostituite, ci impedisce di vederli. Il “programma” di Jesolo Lido probabilmente non è tutto racchiuso nella repentina crescita urbana che ha prodotto, nel secolo scorso, una cementificazione rapida ed inesorabile della costa. Il lavoro di “lettura dei luoghi” condotto sulla città di Jesolo ha consentito di isolare alcuni aspetti particolarmente significativi, che hanno a che fare con la morfologia del luogo, con i suoi elementi fisici, con il carattere anfibio del territorio vallivo e lagunare, ma anche con le trasformazioni degli elementi naturali operate in tempi lontani dall’uomo. Vedere ha permesso di descrivere, di riportare alla luce elementi non più vividi, eppure ricchi di senso, pronti ad offrirsi come riferimenti significanti per ripensare ad una città in grado di rispondere alle esigenze dell’abitare contemporaneo senza negare le proprie origini.
E. Mucelli (2012). Tempo libero. Città d'acqua.
Tempo libero. Città d'acqua
MUCELLI, ELENA
2012
Abstract
Esposizione dei progetti elaborati per il Laboratorio di Sintesi Finale “I luoghi del tempo libero” all’interno della mostra “Le architetture e la città/ Town and architectures”, a cura di V. Orioli, Magazzini del Sale di Cervia, 25 ottobre-11 novembre 2012, nell’ambito dell’evento “Milano Marittima 100”. Immaginare la trasformazione di una città o di una sua parte significa innanzitutto interrogarsi sul suo “programma” implicito. Per questo è inevitabile avviare uno studio approfondito che ci consenta di acquisire e selezionare gli elementi indispensabili a comprendere la città ed il suo territorio scartando tutto ciò che, riconducendoci a visioni stanche e precostituite, ci impedisce di vederli. Il “programma” di Jesolo Lido probabilmente non è tutto racchiuso nella repentina crescita urbana che ha prodotto, nel secolo scorso, una cementificazione rapida ed inesorabile della costa. Il lavoro di “lettura dei luoghi” condotto sulla città di Jesolo ha consentito di isolare alcuni aspetti particolarmente significativi, che hanno a che fare con la morfologia del luogo, con i suoi elementi fisici, con il carattere anfibio del territorio vallivo e lagunare, ma anche con le trasformazioni degli elementi naturali operate in tempi lontani dall’uomo. Vedere ha permesso di descrivere, di riportare alla luce elementi non più vividi, eppure ricchi di senso, pronti ad offrirsi come riferimenti significanti per ripensare ad una città in grado di rispondere alle esigenze dell’abitare contemporaneo senza negare le proprie origini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.