Come nel famoso apologo di Menenio Agrippa (Tito Livio, Ab Urbe condita libri: II. 16, 32, 33) il ventre assume un ruolo strategico, diremmo oggi, rispetto alle altre funzioni e organi del corpo umano, così nel mondo della cultura, dei commerci e dell’industria il cibo e la gastronomia assumomo un’importanza strategica per senso di creatività, per capacità distributive, per seduzione dei consumatori e dei turisti culturali e in definitiva per capacità di valorizzare l’identità di un modo di vivere e pensare di una comunità nazionale. Il cibo e la gastronomia rappresentano una produzione culturale di eccellenza a tutto campo che in Italia e nel mondo conquista sempre nuovi estimatori. Cibo e cultura è oggi non solo un binomio ovvio ai più, ma una vera vetrina della capacità italiana di parlare alle culture e alle pance di tutti i paesi del mondo. E, come si vedrà più oltre, il cibo parla con un linguaggio fatto di semplicità e creatività, con esempi che valorizzano più gli alimenti puri che la loro preparazione, più l’autenticità dei sapori che il loro amalgama spesso coniugato con salse e leganti in definitiva estranei. Con la moda e il design industriale la gastronomia italiana è la punta di diamante della produzione culturale contemporanea. E’ una delle strade di penetrazione sui mercati internazionali. E’ un successo rinnovato tutti i giorni su migliaia di tavole imbandite nel mondo. Se si ricerca su Google “Italian cuisine” compaiono 53,6 milioni di voci, di poco inferiori ai 56,9 milioni di “French cuisine”, e ampiamente superiori ai 49,6 milioni della “Indian cuisine” ed ai 47,6 milioni della “Chinese cuisine”. L’interesse suscitato dalle gastronomia italiana si lega, come vedremo, anche a quello della ristorazione italiana. In questa prospettiva, l’obiettivo di questa ricerca è di descrivere l’evoluzione dell’industria del gusto in termini di nuovi modelli di creazione, produzione e consumo e analizzare come la cucina e la gastronomia italiana stiano emergendo a livello internazionale come un nuovo paradigma che ha saputo cogliere e anche anticipare i principali cambiamenti avvenuti nell’industria del gusto.

Industria del gusto: un nuovo paradigma italiano

MARIOTTI, ALESSIA;
2012

Abstract

Come nel famoso apologo di Menenio Agrippa (Tito Livio, Ab Urbe condita libri: II. 16, 32, 33) il ventre assume un ruolo strategico, diremmo oggi, rispetto alle altre funzioni e organi del corpo umano, così nel mondo della cultura, dei commerci e dell’industria il cibo e la gastronomia assumomo un’importanza strategica per senso di creatività, per capacità distributive, per seduzione dei consumatori e dei turisti culturali e in definitiva per capacità di valorizzare l’identità di un modo di vivere e pensare di una comunità nazionale. Il cibo e la gastronomia rappresentano una produzione culturale di eccellenza a tutto campo che in Italia e nel mondo conquista sempre nuovi estimatori. Cibo e cultura è oggi non solo un binomio ovvio ai più, ma una vera vetrina della capacità italiana di parlare alle culture e alle pance di tutti i paesi del mondo. E, come si vedrà più oltre, il cibo parla con un linguaggio fatto di semplicità e creatività, con esempi che valorizzano più gli alimenti puri che la loro preparazione, più l’autenticità dei sapori che il loro amalgama spesso coniugato con salse e leganti in definitiva estranei. Con la moda e il design industriale la gastronomia italiana è la punta di diamante della produzione culturale contemporanea. E’ una delle strade di penetrazione sui mercati internazionali. E’ un successo rinnovato tutti i giorni su migliaia di tavole imbandite nel mondo. Se si ricerca su Google “Italian cuisine” compaiono 53,6 milioni di voci, di poco inferiori ai 56,9 milioni di “French cuisine”, e ampiamente superiori ai 49,6 milioni della “Indian cuisine” ed ai 47,6 milioni della “Chinese cuisine”. L’interesse suscitato dalle gastronomia italiana si lega, come vedremo, anche a quello della ristorazione italiana. In questa prospettiva, l’obiettivo di questa ricerca è di descrivere l’evoluzione dell’industria del gusto in termini di nuovi modelli di creazione, produzione e consumo e analizzare come la cucina e la gastronomia italiana stiano emergendo a livello internazionale come un nuovo paradigma che ha saputo cogliere e anche anticipare i principali cambiamenti avvenuti nell’industria del gusto.
2012
Biennale Internazionale dei beni Culturali e Ambientali
395
426
Barrère C.; Buzio A.; Mariotti A.; Corsi A.; Borrione P.
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