Nella vita di tutti i giorni, ci viene continuamente richiesto di interpretare i comportamenti degli altri e di inferirne emozioni e intenzioni. Queste abilità di “lettura sociale” incidono sulla quantità e qualità delle nostre relazioni. Spesso le informazioni che riguardano l'altro devono essere formulate sulla base di informazioni carenti e in relazione ad altre a noi non familiari. Inoltre, le informazioni che riguardano l'altro non possono prescindere dal contesto percettivo e sociale di interazione. Per esempio, percepiamo, valutiamo e rispondiamo in maniera diversa alla stessa espressione di rabbia a seconda che essa sia espressa da qualcuno che ci è familiare o da qualcuno a noi sconosciuto, magari di un altro gruppo sociale o di diversa appartenenza etnica. E' dunque estremamente importante ai fini di un'analisi dei pregiudizi sociali e dei problemi di comunicazione emotiva far luce sui processi cognitivi e sui meccanismi neurali coinvolti nella percezione sociale e studiare come essi possano essere modulati dall'identità sociale e dalla "distanza psicologica" tra osservatore e osservato. Tale obiettivo non è rilevante solo da un punto di vista scientifico, ma potrebbe avere risvolti applicativi significativi promovendo l'effettiva integrazione tra gruppi sociali diversi basati su un maggiore conoscenza e comprensione reciproca. Questo progetto si propone di conseguire quattro obiettivi principali, consistenti nello studio dei seguenti aspetti (per l'approfondimento di ognuno di essi si rimanda al modulo di suddivisione fondi compilato contestualmente a questo): A. Meccanismi psicologici e neurali del riconoscimento e della risposta a emozioni e azioni altrui B. Effetto della cecità sensoriale, attenzionale e sociale (patologica o indotta) C. Influenza di bias e atteggiamenti sociali sulla percezione del diverso D. Plasticità della percezione sociale e degli atteggiamenti sociali

Basi neuropsicologiche della percezione sociale ed emotiva

AVENANTI, ALESSIO;
In corso di stampa

Abstract

Nella vita di tutti i giorni, ci viene continuamente richiesto di interpretare i comportamenti degli altri e di inferirne emozioni e intenzioni. Queste abilità di “lettura sociale” incidono sulla quantità e qualità delle nostre relazioni. Spesso le informazioni che riguardano l'altro devono essere formulate sulla base di informazioni carenti e in relazione ad altre a noi non familiari. Inoltre, le informazioni che riguardano l'altro non possono prescindere dal contesto percettivo e sociale di interazione. Per esempio, percepiamo, valutiamo e rispondiamo in maniera diversa alla stessa espressione di rabbia a seconda che essa sia espressa da qualcuno che ci è familiare o da qualcuno a noi sconosciuto, magari di un altro gruppo sociale o di diversa appartenenza etnica. E' dunque estremamente importante ai fini di un'analisi dei pregiudizi sociali e dei problemi di comunicazione emotiva far luce sui processi cognitivi e sui meccanismi neurali coinvolti nella percezione sociale e studiare come essi possano essere modulati dall'identità sociale e dalla "distanza psicologica" tra osservatore e osservato. Tale obiettivo non è rilevante solo da un punto di vista scientifico, ma potrebbe avere risvolti applicativi significativi promovendo l'effettiva integrazione tra gruppi sociali diversi basati su un maggiore conoscenza e comprensione reciproca. Questo progetto si propone di conseguire quattro obiettivi principali, consistenti nello studio dei seguenti aspetti (per l'approfondimento di ognuno di essi si rimanda al modulo di suddivisione fondi compilato contestualmente a questo): A. Meccanismi psicologici e neurali del riconoscimento e della risposta a emozioni e azioni altrui B. Effetto della cecità sensoriale, attenzionale e sociale (patologica o indotta) C. Influenza di bias e atteggiamenti sociali sulla percezione del diverso D. Plasticità della percezione sociale e degli atteggiamenti sociali
In corso di stampa
2013
Tamietto M; Urgesi C; Cattaneo Z; Avenanti A; Galfano G
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