Il saggio propone una lettura comparata delle interpretazioni fenomenologiche del sentimento nelle filosofie di Max Scheler e Michel Henry. L'obiettivo è porre in risalto il carattere "attivo" costitutivo di ciò che Henry chiama "auto-affezione" e che egli individua come la determinazione fenomenologica fondamentale della vita. Per Henry, la vita è fondamentalmente azione, atto: l'azione della vita è null'altro che il suo sapersi, il suo sentirsi. Nel sentirsi della vita è la sua azione e la sua realtà: l'eterno divenire di quell'apparire assolutamente immanente in cui Henry indica la fonte di ogni vivere, di ogni vivente.
FORMISANO R (2013). Affectivité et action dans la perspective de la phénoménologie de la vie. Paris : Librairie philosophique J. Vrin.
Affectivité et action dans la perspective de la phénoménologie de la vie
FORMISANO, ROBERTO
2013
Abstract
Il saggio propone una lettura comparata delle interpretazioni fenomenologiche del sentimento nelle filosofie di Max Scheler e Michel Henry. L'obiettivo è porre in risalto il carattere "attivo" costitutivo di ciò che Henry chiama "auto-affezione" e che egli individua come la determinazione fenomenologica fondamentale della vita. Per Henry, la vita è fondamentalmente azione, atto: l'azione della vita è null'altro che il suo sapersi, il suo sentirsi. Nel sentirsi della vita è la sua azione e la sua realtà: l'eterno divenire di quell'apparire assolutamente immanente in cui Henry indica la fonte di ogni vivere, di ogni vivente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


