L’evento riguarda l’ideazione e la costruzione di tre espositori eco-sostenibili per la mostra di progetti del laboratorio di Architettura Tecnica I 2012-2013. Gli espositori sono stati sviluppati sulla base di un design preliminare degli studenti del corso, che hanno partecipato ad una competizione interna; alcune idee progettuali di particolare interesse sono state selezionate e poi sviluppate fino alla costruzione degli oggetti. Gli oggetti sono stati pensati e dimensionati appositamente per esporre il contenuto dei progetti del laboratorio, che consiste in 24 book di 20 tavole, rilegate in formato A3, in 24 modelli fisici degli edifici in scala 1:50, raggruppati attorno ad un isolato di progetto, e in un totem per le informazioni generali del progetto. Il laboratorio 2013-13 ha tentato di verificare sul campo del progetto le regole per la riqualificazione del particolare ambito urbano di Modena chiamato villaggio artigiano. I progetti riguardano 24 nuovi edifici posi-zionati in un isolato del villaggio artigiano di Modena, all’interno del quale si è deciso d’incentivare l’insediamento di attività artigianali innovative, ad alto contenuto creativo e tecnologico. Le destinazioni d’uso per ciascun lotto sono miste, residenziali e produttive. Due sono gli aspetti originali dell’iniziativa: il primo riguarda l’ideazione degli espositori, il secondo riguarda il contenuto del laboratorio di progettazione. Gli espositori sono stati pensati e costruiti per utilizzare materiali riciclati/riciclabili e sono stati assemblati in modo veloce; in particolare si sono utilizzati pannelli di cartone con celle interne e nido d’ape – dall’industria dei mobili – e pallet di riciclo. Il laboratorio di progettazione ha riguardato l’intervento di recupero di un’area artigianale-industriale, ora in condizione di semi-abbandono, per la quale il comune di Modena sta predisponendo un piano particola-reggiato di sviluppo. Sulla base di quel piano, l’idea è stata quella di rompere gli schemi di una pianificazione rigida, tendente a separare residenza e attività, e a riportare nell’area nuove attività innovative, associate all’abitare. Per fare questo, gli isolati dell’area vengono progressivamente trasformati, adattati e sostituiti da nuovi corpi di fabbrica eco-sostenibili, che ospitano varie funzioni con carattere di innovazione. Particolare attenzione è rivolta all'uso dell'energia solare (sistemi attivi e passivi). Incentivi sul volume edificabile e sui costi di costruzione devono servire a promuovere l’iniziativa dal punto di vista finanziario. Il lavoro è stato coordinato col comune di Modena e la mostra verrà ripetuta nella città.
Luca Guardigli, Fausto Barbolini, Annarita Ferrante (2013). Stand01 - Costruzione di espositori per la mostra di progetti di laboratori didattici.
Stand01 - Costruzione di espositori per la mostra di progetti di laboratori didattici
GUARDIGLI, LUCA;BARBOLINI, FAUSTO;FERRANTE, ANNARITA
2013
Abstract
L’evento riguarda l’ideazione e la costruzione di tre espositori eco-sostenibili per la mostra di progetti del laboratorio di Architettura Tecnica I 2012-2013. Gli espositori sono stati sviluppati sulla base di un design preliminare degli studenti del corso, che hanno partecipato ad una competizione interna; alcune idee progettuali di particolare interesse sono state selezionate e poi sviluppate fino alla costruzione degli oggetti. Gli oggetti sono stati pensati e dimensionati appositamente per esporre il contenuto dei progetti del laboratorio, che consiste in 24 book di 20 tavole, rilegate in formato A3, in 24 modelli fisici degli edifici in scala 1:50, raggruppati attorno ad un isolato di progetto, e in un totem per le informazioni generali del progetto. Il laboratorio 2013-13 ha tentato di verificare sul campo del progetto le regole per la riqualificazione del particolare ambito urbano di Modena chiamato villaggio artigiano. I progetti riguardano 24 nuovi edifici posi-zionati in un isolato del villaggio artigiano di Modena, all’interno del quale si è deciso d’incentivare l’insediamento di attività artigianali innovative, ad alto contenuto creativo e tecnologico. Le destinazioni d’uso per ciascun lotto sono miste, residenziali e produttive. Due sono gli aspetti originali dell’iniziativa: il primo riguarda l’ideazione degli espositori, il secondo riguarda il contenuto del laboratorio di progettazione. Gli espositori sono stati pensati e costruiti per utilizzare materiali riciclati/riciclabili e sono stati assemblati in modo veloce; in particolare si sono utilizzati pannelli di cartone con celle interne e nido d’ape – dall’industria dei mobili – e pallet di riciclo. Il laboratorio di progettazione ha riguardato l’intervento di recupero di un’area artigianale-industriale, ora in condizione di semi-abbandono, per la quale il comune di Modena sta predisponendo un piano particola-reggiato di sviluppo. Sulla base di quel piano, l’idea è stata quella di rompere gli schemi di una pianificazione rigida, tendente a separare residenza e attività, e a riportare nell’area nuove attività innovative, associate all’abitare. Per fare questo, gli isolati dell’area vengono progressivamente trasformati, adattati e sostituiti da nuovi corpi di fabbrica eco-sostenibili, che ospitano varie funzioni con carattere di innovazione. Particolare attenzione è rivolta all'uso dell'energia solare (sistemi attivi e passivi). Incentivi sul volume edificabile e sui costi di costruzione devono servire a promuovere l’iniziativa dal punto di vista finanziario. Il lavoro è stato coordinato col comune di Modena e la mostra verrà ripetuta nella città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.