I farmaci antimuscarinici esplicano la loro azione antiparkinsoniana correggendo il relativo eccesso colinergico a livello centrale. In particolare, vengono usati per ridurre i sintomi del parkinsonismo indotto da altri farmaci, come gli antipsicotici. Il capostipite di questa categoria è il triesifenidile cloridrato, ma uno dei più utilizzati è il biperidene. Il biperidene possiede 3 centri chirali ed esistono pertanto 4 coppie di enantiomeri. Tale principio attivo, però, è sintetizzato principalmente nella forma eso (1RS)-1-[(1RS,2SR,4RS)-biciclo[2.2.1]epta-5-en-2-il]-1-fenil-3-(piperidin-1-il)propan-1-olo cloridrato. Quindi, esistono fondamentalmente 2 enantiomeri, ma ci possono essere delle impurezze nella formulazione dovute alla presenza degli altri diastereoisomeri. L'elettroforesi capillare (CE) è una tecnica che consente di ottenere separazioni chirali molto efficienti in tempi brevi ed utilizzando minime quantità di selettori chirali, che vengono semplicemente aggiunti all'elettrolita base (BGE). Nel nostro laboratorio è stato sviluppato un metodo analitico che utilizza capillari di silice fusa non ricoperti (lunghezza effettiva: 40.0 cm), termostatati a 25° C, una differenza di potenziale di –20 kV ed un BGE costituito da tampone fosfato 50 mM a pH 3.5 contenente beta-ciclodestrina solfato alla concentrazione del 3% (w/v). L’iniezione viene eseguita per pressione (50 mbar per 90 s) dal lato catodico del capillare e il detector a fotodiodi è settato a 195 nm. Il BGE utilizzato ha un pH sufficientemente acido da mantenere il biperidene nella sua forma protonata e da minimizzare l’azione dell’EOF, che in questo caso si oppone alla migrazione degli analiti. La ciclodestrina carica negativamente interagisce fortemente con gli analiti in forma cationica, e la sua concentrazione è tale da determinare il movimento in direzione anodica degli analiti stessi. La separazione enantiomerica del biperidene viene condotta in tempi abbastanza brevi: l’analisi si conclude entro 6 minuti e permette una determinazione accurata del biperidene. I risultati finora ottenuti per la convalida del metodo sono buoni, essendo il valore di LOQ (limit of quantitation) uguale a 1 ppm ed il valore di LOD (limit of detection) uguale a 500 ppb. L'enantioseparazione del biperidene risulta di particolare importanza per il controllo di qualità delle formulazioni farmaceutiche. In questo caso, il metodo applicato all’analisi di compresse orali e fiale ad uso iniettabile di Akineton® ha dato risultati preliminari soddisfacenti.

Enantioseparazione di biperidene, farmaco antimuscarinico per il parkinsonismo, mediante elettroforesi capillare

SARACINO, MARIA ADDOLORATA;MANDRIOLI, ROBERTO;MUSENGA, ALESSANDRO;RAGGI, MARIA AUGUSTA
2005

Abstract

I farmaci antimuscarinici esplicano la loro azione antiparkinsoniana correggendo il relativo eccesso colinergico a livello centrale. In particolare, vengono usati per ridurre i sintomi del parkinsonismo indotto da altri farmaci, come gli antipsicotici. Il capostipite di questa categoria è il triesifenidile cloridrato, ma uno dei più utilizzati è il biperidene. Il biperidene possiede 3 centri chirali ed esistono pertanto 4 coppie di enantiomeri. Tale principio attivo, però, è sintetizzato principalmente nella forma eso (1RS)-1-[(1RS,2SR,4RS)-biciclo[2.2.1]epta-5-en-2-il]-1-fenil-3-(piperidin-1-il)propan-1-olo cloridrato. Quindi, esistono fondamentalmente 2 enantiomeri, ma ci possono essere delle impurezze nella formulazione dovute alla presenza degli altri diastereoisomeri. L'elettroforesi capillare (CE) è una tecnica che consente di ottenere separazioni chirali molto efficienti in tempi brevi ed utilizzando minime quantità di selettori chirali, che vengono semplicemente aggiunti all'elettrolita base (BGE). Nel nostro laboratorio è stato sviluppato un metodo analitico che utilizza capillari di silice fusa non ricoperti (lunghezza effettiva: 40.0 cm), termostatati a 25° C, una differenza di potenziale di –20 kV ed un BGE costituito da tampone fosfato 50 mM a pH 3.5 contenente beta-ciclodestrina solfato alla concentrazione del 3% (w/v). L’iniezione viene eseguita per pressione (50 mbar per 90 s) dal lato catodico del capillare e il detector a fotodiodi è settato a 195 nm. Il BGE utilizzato ha un pH sufficientemente acido da mantenere il biperidene nella sua forma protonata e da minimizzare l’azione dell’EOF, che in questo caso si oppone alla migrazione degli analiti. La ciclodestrina carica negativamente interagisce fortemente con gli analiti in forma cationica, e la sua concentrazione è tale da determinare il movimento in direzione anodica degli analiti stessi. La separazione enantiomerica del biperidene viene condotta in tempi abbastanza brevi: l’analisi si conclude entro 6 minuti e permette una determinazione accurata del biperidene. I risultati finora ottenuti per la convalida del metodo sono buoni, essendo il valore di LOQ (limit of quantitation) uguale a 1 ppm ed il valore di LOD (limit of detection) uguale a 500 ppb. L'enantioseparazione del biperidene risulta di particolare importanza per il controllo di qualità delle formulazioni farmaceutiche. In questo caso, il metodo applicato all’analisi di compresse orali e fiale ad uso iniettabile di Akineton® ha dato risultati preliminari soddisfacenti.
2005
Atti di EnantioSep ’05 - Corso-Convegno su Enantioseparazione Analitica e Preparativa
P1
P1
M.A. Saracino; R. Mandrioli; A. Musenga; S.S. Lasaponara; S. Fanali; M.A. Raggi
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