Dalla "critica della trascendenza" alla "fenomenologia della vita". Alle radici del percorso teoretico di Michel Henry

Nella grandiosa elaborazione di "L'Essence de la manifestation" Michel Henry ha di fatto posto in evidenza i principi fondamentali della "phénoménologie de la vie". In ragione della sua radicale "critica della trascendenza" - non senza un decisivo contrasto con le tesi di "Sein und Zeit" - Henry ha da sempre rivendicato e difeso l'irriducibile eterogeneità del fenomeno della vita rispetto all'estaticità del mondo. Il presente studio ricostruisce il percorso teoretico compiuto da Michel Henry: criticamente segue lo sviluppo argomentativo di "L'Essence de la manifestation" per mezzo del quale sono determinati i caratteri fenomenologici dell'apparire originario (immanenza, invisibilità, affettività). In forza di un serrato confronto con le principali fonti teoretiche (Husserl, Heidegger, Fichte, Meister Eckhart) che hanno variamente ispirato il filosofo francese, il saggio giunge a dar conto della specificità della fenomenologia henryana.