La lettura del contesto costruito in relazione a criteri di sperimentazione progettuale, volti alla riqualificazione ambientale di uno specifico patrimonio edilizio - sia questo costituito da tessuti storicamente consolidati o da sistemi insediativi di recente realizzazione - presenta diverse implicazioni per quanto concerne gli aspetti critico-operativi che coinvolgono l’insieme dei rapporti tra le diverse scale del costruito, i fenomeni abitativi e le componenti strutturali dei luoghi considerati nell’analisi. Il riferimento a differenti contesti corrispondenti, da un lato, all’edilizia sparsa ed ai nuclei insediativi di ambiti territoriali extra – urbani, dall’altro ad ambiti urbani del tessuto storico o a quartieri residenziali realizzati in aree periferiche e di espansione urbana, trova motivazione nel confronto tra i caratteri formativi dei diversi processi tipologici; tale valutazione si basa sulle condizioni di effettiva trasformabilità e adattabilità dei rispettivi patrimoni insediativi, e sulla compatibilità con i criteri di riqualificazione e adeguamento ambientale prospettati. I differenti ambiti di studio corrispondono, inoltre, a letture condotte a diverse scale, dal singolo organismo edilizio alle strutture aggregative a scala urbana, nell’articolazione delle loro diverse componenti costituite da edilizia di base e specialistica. La diversa caratterizzazione dei contesti locali comporta differenti approcci nell’analisi e nella comprensione di questi luoghi, sia nella fase di lettura che nell’individuazione dei criteri operativi d’intervento progettuale, anche alla luce di un confronto con l’insieme dei vincoli di carattere culturale, sociale ed economico-produttivo, e degli apparati normativi che connotano i diversi ambiti di studio. Nella sperimentazione di soluzioni progettuali per l’adeguamento tecnologico-ambientale, un particolare interesse, nell’analisi e nella valutazione dei tipi edilizi al fine di estrarne criteri d’intervento progettuale, riveste il riferimento ai rapporti tra proprietà/capacità dei materiali - in relazione alla loro finalità d’uso – strutturazione costruttiva, organizzazione spaziale-funzionale, risoluzione formale dell’organismo
A.C. Dell'Acqua, V. Degli Esposti, A. Ferrante, G. Mochi (2011). Caratteri tipologici del costruito e criteri di adeguamento tecnologico e ambientale. Firenze : Alinea.
Caratteri tipologici del costruito e criteri di adeguamento tecnologico e ambientale
DELL'ACQUA, ADOLFO CESARE;DEGLI ESPOSTI, VITTORIO;FERRANTE, ANNARITA;MOCHI, GIOVANNI
2011
Abstract
La lettura del contesto costruito in relazione a criteri di sperimentazione progettuale, volti alla riqualificazione ambientale di uno specifico patrimonio edilizio - sia questo costituito da tessuti storicamente consolidati o da sistemi insediativi di recente realizzazione - presenta diverse implicazioni per quanto concerne gli aspetti critico-operativi che coinvolgono l’insieme dei rapporti tra le diverse scale del costruito, i fenomeni abitativi e le componenti strutturali dei luoghi considerati nell’analisi. Il riferimento a differenti contesti corrispondenti, da un lato, all’edilizia sparsa ed ai nuclei insediativi di ambiti territoriali extra – urbani, dall’altro ad ambiti urbani del tessuto storico o a quartieri residenziali realizzati in aree periferiche e di espansione urbana, trova motivazione nel confronto tra i caratteri formativi dei diversi processi tipologici; tale valutazione si basa sulle condizioni di effettiva trasformabilità e adattabilità dei rispettivi patrimoni insediativi, e sulla compatibilità con i criteri di riqualificazione e adeguamento ambientale prospettati. I differenti ambiti di studio corrispondono, inoltre, a letture condotte a diverse scale, dal singolo organismo edilizio alle strutture aggregative a scala urbana, nell’articolazione delle loro diverse componenti costituite da edilizia di base e specialistica. La diversa caratterizzazione dei contesti locali comporta differenti approcci nell’analisi e nella comprensione di questi luoghi, sia nella fase di lettura che nell’individuazione dei criteri operativi d’intervento progettuale, anche alla luce di un confronto con l’insieme dei vincoli di carattere culturale, sociale ed economico-produttivo, e degli apparati normativi che connotano i diversi ambiti di studio. Nella sperimentazione di soluzioni progettuali per l’adeguamento tecnologico-ambientale, un particolare interesse, nell’analisi e nella valutazione dei tipi edilizi al fine di estrarne criteri d’intervento progettuale, riveste il riferimento ai rapporti tra proprietà/capacità dei materiali - in relazione alla loro finalità d’uso – strutturazione costruttiva, organizzazione spaziale-funzionale, risoluzione formale dell’organismoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.