L’emanazione della Direttiva Europea 2007/60 (così detta “Flood Directive”) ha rappresentato in ambito europeo un punto di svolta radicale per quanto attiene la definizione delle strategie di difesa dagli allagamenti. Richiedendo a tutti i Paesi Membri la redazione di mappe della pericolosità e del rischio alluvionale (entro il 2013) e la predisposizione di piani di gestione per la mitigazione del rischio di inondazione (entro il 2015), la Direttiva ha nei fatti sancito il passaggio da una strategia di difesa dagli eventi alluvionali ad una strategia di gestione del rischio idraulico. Essa si basa sulla constatazione dell’impossibilità, almeno per gli eventi più intensi, di fronteggiare il verificarsi dell'evento alluvionale con interventi strutturali e sulla conseguente necessità di governare, al meglio, il conseguente rischio di inondazione, mitigandone e minimizzandone l'impatto sul territorio. In questo contesto, il presente lavoro intende rappresentare una sintetica rassegna delle principali pratiche ed esperienze maturate in ambito europeo per la redazione delle mappe di pericolosità e di rischio alluvionale, che rappresentano senza dubbio lo strumento basilare sia per la gestione del rischio alluvionale che per la messa in atto di misure finalizzate alla mitigazione del rischio stesso. La memoria, offrendo una panoramica dello stato dell’arte delle metodologie implementate nei diversi paesi europei, intende evidenziare i progressi intrapresi e i limiti ancora oggi presenti nell’ambito della mappatura del rischio idraulico, mettendo infine in luce i numerosi aspetti meritevoli di ulteriori approfondimenti di ricerca.

Prospettive di gestione del rischio di inondazione alla luce della direttiva europea 2007/60

BRATH, ARMANDO;DOMENEGHETTI, ALESSIO
2013

Abstract

L’emanazione della Direttiva Europea 2007/60 (così detta “Flood Directive”) ha rappresentato in ambito europeo un punto di svolta radicale per quanto attiene la definizione delle strategie di difesa dagli allagamenti. Richiedendo a tutti i Paesi Membri la redazione di mappe della pericolosità e del rischio alluvionale (entro il 2013) e la predisposizione di piani di gestione per la mitigazione del rischio di inondazione (entro il 2015), la Direttiva ha nei fatti sancito il passaggio da una strategia di difesa dagli eventi alluvionali ad una strategia di gestione del rischio idraulico. Essa si basa sulla constatazione dell’impossibilità, almeno per gli eventi più intensi, di fronteggiare il verificarsi dell'evento alluvionale con interventi strutturali e sulla conseguente necessità di governare, al meglio, il conseguente rischio di inondazione, mitigandone e minimizzandone l'impatto sul territorio. In questo contesto, il presente lavoro intende rappresentare una sintetica rassegna delle principali pratiche ed esperienze maturate in ambito europeo per la redazione delle mappe di pericolosità e di rischio alluvionale, che rappresentano senza dubbio lo strumento basilare sia per la gestione del rischio alluvionale che per la messa in atto di misure finalizzate alla mitigazione del rischio stesso. La memoria, offrendo una panoramica dello stato dell’arte delle metodologie implementate nei diversi paesi europei, intende evidenziare i progressi intrapresi e i limiti ancora oggi presenti nell’ambito della mappatura del rischio idraulico, mettendo infine in luce i numerosi aspetti meritevoli di ulteriori approfondimenti di ricerca.
2013
Tecniche per la Difesa dall’Inquinamento - XXXIV Corso
161
186
Armando Brath; Alessio Domeneghetti
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