Si illustra in queste pagine l’origine e diffusione del tipo navale denominato tartana e della pratica di pesca ad essa collegata, a tartana appunto, la cui comparsa in Adriatico, insieme alla progressiva trasformazione tecnologica dell’imbarcazione, si inserisce nel piano economico avviato dall’ultimo duca di Urbino per il rilancio del porto di Pesaro. Il fenomeno della conquista del mare aperto da parte delle flottiglie pescherecce, avviato da alcune società di pescatori del Golfo del Leone, per certi versi pioniere di tecniche venatorie che rivoluzioneranno gli antichi sistemi, si dilata, tramite le marinerie del Regno di Napoli, come in una sorta di passaparola fino all’Adriatico, dando materia per la messa a punto, anche nel Golfo di Venezia, di inedite sperimentazioni. Si impone infatti, anche nei porti di sottovento, con opportune variazioni tecnologiche rispetto al prototipo, il metodo già proficuamente sperimentato nel Mediterraneo occidentale dai pescatori provenzali, catalani e poi, per emulazione da quelli del Regno di Napoli (gaetani, ischitani, procidani). Si trattava di una pratica di navigazione e di pesca fino ad allora mai tentata, che permetteva di affrontare il mare aperto in ogni stagione, aumentando in maniera considerevole i quantitativi di pescato rispetto alle pratiche di cattura tradizionali. Con la tecnica “a tartana”, effettuata con una sola barca, per le operazioni di pesca, spostate dalle acque costiere alla media distanza e in alto mare, lo scafo doveva posizionarsi di traverso per ottenere sulla vela una spinta di vento sufficiente a trainare la grande rete sottesa fra le due aste (spontieri) a poppa e a prua, a tutto vantaggio di una maggiore produttività dell’impresa piscatoria. I contributi raccolti nel volume offrono una panoramica sullo strumento di questo interessante fenomeno, la tartana, che trova nelle diverse aree mediterranee caratteristiche locali specifiche che permettono di definirlo un “multiforme veliero”.

De Nicolò, M.L. (2013). L'età delle tartane. Villa Verucchio (RN) : Editrice La Pieve.

L'età delle tartane

DE NICOLO', MARIA LUCIA
2013

Abstract

Si illustra in queste pagine l’origine e diffusione del tipo navale denominato tartana e della pratica di pesca ad essa collegata, a tartana appunto, la cui comparsa in Adriatico, insieme alla progressiva trasformazione tecnologica dell’imbarcazione, si inserisce nel piano economico avviato dall’ultimo duca di Urbino per il rilancio del porto di Pesaro. Il fenomeno della conquista del mare aperto da parte delle flottiglie pescherecce, avviato da alcune società di pescatori del Golfo del Leone, per certi versi pioniere di tecniche venatorie che rivoluzioneranno gli antichi sistemi, si dilata, tramite le marinerie del Regno di Napoli, come in una sorta di passaparola fino all’Adriatico, dando materia per la messa a punto, anche nel Golfo di Venezia, di inedite sperimentazioni. Si impone infatti, anche nei porti di sottovento, con opportune variazioni tecnologiche rispetto al prototipo, il metodo già proficuamente sperimentato nel Mediterraneo occidentale dai pescatori provenzali, catalani e poi, per emulazione da quelli del Regno di Napoli (gaetani, ischitani, procidani). Si trattava di una pratica di navigazione e di pesca fino ad allora mai tentata, che permetteva di affrontare il mare aperto in ogni stagione, aumentando in maniera considerevole i quantitativi di pescato rispetto alle pratiche di cattura tradizionali. Con la tecnica “a tartana”, effettuata con una sola barca, per le operazioni di pesca, spostate dalle acque costiere alla media distanza e in alto mare, lo scafo doveva posizionarsi di traverso per ottenere sulla vela una spinta di vento sufficiente a trainare la grande rete sottesa fra le due aste (spontieri) a poppa e a prua, a tutto vantaggio di una maggiore produttività dell’impresa piscatoria. I contributi raccolti nel volume offrono una panoramica sullo strumento di questo interessante fenomeno, la tartana, che trova nelle diverse aree mediterranee caratteristiche locali specifiche che permettono di definirlo un “multiforme veliero”.
2013
Tartane
7
49
De Nicolò, M.L. (2013). L'età delle tartane. Villa Verucchio (RN) : Editrice La Pieve.
De Nicolò, Maria Lucia
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