A partire da una ricognizione sulla grande fortuna del racconto negli ultimi trent’anni, non tanto come forma del discorso letterario, ma come modalità di pensiero, di lettura e di comprensione del mondo, lo studio di Donata Meneghelli ripercorre criticamente alcune categorie-chiave della teoria narrativa. Prendendo le mosse dall’instabilità semantica del termine “racconto”, che è giunto a designare fenomeni molto diversi, talvolta lontanissimi dalle accezioni più comuni, e mettendo a confronto molteplici definizioni che si sono stratificate nel tempo, il libro si concentra in particolare su alcuni aspetti che costituiscono ancora oggetto di discussione: la distinzione tra storia e discorso, l’enunciazione e la nozione di narratore, la prospettiva, il plot, la temporalità, il fondamento narrativo dell’identità. Il baricentro della riflessione rimane la letteratura. L’indagine, tuttavia, ha sempre, come sfondo, un orizzonte più ampio: da una parte, la natura transmediale del racconto e il carattere strutturalmente contaminato del nostro immaginario; dall’altra, il valore che il racconto ha assunto nell’ambito delle scienze umane come strumento cognitivo, come modello epistemologico alternativo, un valore che è stato variamente rivendicato, ma anche messo in questione, dalla filosofia e dal pensiero femminista, dalla storiografia, dall’antropologia, dalla psicologia.

Storie proprio così. Il racconto nell'era della narratività totale

MENEGHELLI, DONATA
2012

Abstract

A partire da una ricognizione sulla grande fortuna del racconto negli ultimi trent’anni, non tanto come forma del discorso letterario, ma come modalità di pensiero, di lettura e di comprensione del mondo, lo studio di Donata Meneghelli ripercorre criticamente alcune categorie-chiave della teoria narrativa. Prendendo le mosse dall’instabilità semantica del termine “racconto”, che è giunto a designare fenomeni molto diversi, talvolta lontanissimi dalle accezioni più comuni, e mettendo a confronto molteplici definizioni che si sono stratificate nel tempo, il libro si concentra in particolare su alcuni aspetti che costituiscono ancora oggetto di discussione: la distinzione tra storia e discorso, l’enunciazione e la nozione di narratore, la prospettiva, il plot, la temporalità, il fondamento narrativo dell’identità. Il baricentro della riflessione rimane la letteratura. L’indagine, tuttavia, ha sempre, come sfondo, un orizzonte più ampio: da una parte, la natura transmediale del racconto e il carattere strutturalmente contaminato del nostro immaginario; dall’altra, il valore che il racconto ha assunto nell’ambito delle scienze umane come strumento cognitivo, come modello epistemologico alternativo, un valore che è stato variamente rivendicato, ma anche messo in questione, dalla filosofia e dal pensiero femminista, dalla storiografia, dall’antropologia, dalla psicologia.
2012
239
9788862983143
Meneghelli D.
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