Con questo saggio è stata messa alla prova la tesi del cosiddetto “familismo amorale” secondo cui la famiglia non è un capitale sociale, è invece proprio l'istituzione che ne frena la produzione. Analizzando le ricerche dedicate al capitale sociale familiare (CSF), si è cercato di mostrare le distorsioni della tesi “familista”. La famiglia, infatti, è capace di produrre beni relazionali sia per i suoi membri che per il sistema sociale nel suo complesso. Per fare ciò deve elaborare una certa modalità di relazione interna e, in un contesto adeguato che la sostenga, generalizzarla all'esterno. Nel primo paragrafo, è stata esposta sinteticamente la tesi del familismo amorale e le sue vicissitudini. Nel secondo sono stati analizzati alcuni contributi internazionali che hanno provato a rimettere a tema la relazione tra famiglia e socialità. Nel terzo ci si è soffermati sul caso italiano per analizzare le ricerche che hanno tematizzato il CSF, ne hanno illustrato le caratteristiche, le condizioni di sviluppo e le modalità di traduzione in CS associativo e in impegno civico. Le ricerche italiane analizzate, dimostrano che relazioni familiari caratterizzate da elevata fiducia e da aiuti reciproci, non implicano nessun “familismo” e nessuna qualificazione “amorale” dello stesso. A contrario, più le famiglie fanno circolare le loro risorse mediate dalla reciprocità e dall'affidamento, più sono capaci di generare atteggiamenti di fiducia verso l’altro generalizzato e d’impegno e sostegno per gli altri (non familiari). I dati evidenziano che, oltre a una sicura e dimostrabile transazione che va dal CS bonding del nucleo al CS bonding della parentela, ve ne è una seconda che dal CS del nucleo e della parentela si correla al CSF bridging e con quello comunitario allargato. Inoltre se si osserva il CSF bridging, esso non si esaurisce nel CS della parentela, ma mostra connessioni positive con tutti gli altri tipi di CS, evidenziando come la famiglia sia un broker che costituisce un ponte significativo fra legami esterni ed interni ad essa.
E. Macchioni (2012). Famiglia come capitale sociale: una critica alle tesi del familismo amorale. Bologna : IL MULINO.
Famiglia come capitale sociale: una critica alle tesi del familismo amorale
MACCHIONI, ELENA
2012
Abstract
Con questo saggio è stata messa alla prova la tesi del cosiddetto “familismo amorale” secondo cui la famiglia non è un capitale sociale, è invece proprio l'istituzione che ne frena la produzione. Analizzando le ricerche dedicate al capitale sociale familiare (CSF), si è cercato di mostrare le distorsioni della tesi “familista”. La famiglia, infatti, è capace di produrre beni relazionali sia per i suoi membri che per il sistema sociale nel suo complesso. Per fare ciò deve elaborare una certa modalità di relazione interna e, in un contesto adeguato che la sostenga, generalizzarla all'esterno. Nel primo paragrafo, è stata esposta sinteticamente la tesi del familismo amorale e le sue vicissitudini. Nel secondo sono stati analizzati alcuni contributi internazionali che hanno provato a rimettere a tema la relazione tra famiglia e socialità. Nel terzo ci si è soffermati sul caso italiano per analizzare le ricerche che hanno tematizzato il CSF, ne hanno illustrato le caratteristiche, le condizioni di sviluppo e le modalità di traduzione in CS associativo e in impegno civico. Le ricerche italiane analizzate, dimostrano che relazioni familiari caratterizzate da elevata fiducia e da aiuti reciproci, non implicano nessun “familismo” e nessuna qualificazione “amorale” dello stesso. A contrario, più le famiglie fanno circolare le loro risorse mediate dalla reciprocità e dall'affidamento, più sono capaci di generare atteggiamenti di fiducia verso l’altro generalizzato e d’impegno e sostegno per gli altri (non familiari). I dati evidenziano che, oltre a una sicura e dimostrabile transazione che va dal CS bonding del nucleo al CS bonding della parentela, ve ne è una seconda che dal CS del nucleo e della parentela si correla al CSF bridging e con quello comunitario allargato. Inoltre se si osserva il CSF bridging, esso non si esaurisce nel CS della parentela, ma mostra connessioni positive con tutti gli altri tipi di CS, evidenziando come la famiglia sia un broker che costituisce un ponte significativo fra legami esterni ed interni ad essa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.