Il regime particolarmente severo che accompagna l’informazione finanziaria è giustificato, tradizionalmente, facendo riferimento alla diversa posizione che sussiste tra i soggetti coinvolti nella produzione, nella trasmissione e nella ricezione dell’informazione. E’ noto, infatti, che l’esigenza di garantire un’informazione il più possibile completa ed esauriente diventa particolarmente forte quando i rapporti tra le parti sono viziati da «asimmetrie informative», così da profilare il rischio che l’esito delle trattative si riveli pregiudizievole per il soggetto meno informato. In ogni caso, una siffatta attenzione, quasi paternalistica, agli interessi del soggetto meno informato risiede anche nel particolare oggetto dell’informazione finanziaria, derivante dalla complessità e natura dei beni oggetto di trasferimento, con la conseguenza che diventa fondamentale garantire all’investitore una conoscenza effettiva e quindi un consenso consapevole. Partendo da tali osservazioni, il volume esamina i profili di responsabilità dei vari soggetti coinvolti, di volta in volta, nella produzione e nella diffusione agli investitori dell’informazione finanziaria; in particolare, viene presa in considerazione la responsabilità, e i conseguenti profili risarcitori, degli intermediari finanziari, dei soggetti responsabili del prospetto informativo, della Consob, degli amministratori, dello sponsor, dei revisori contabili, delle agenzie di rating e dei giornalisti finanziari. L’indagine è condotta alla luce dei recenti interventi legislativi e in particolare delle modifiche introdotte dalla normativa di recepimento della direttiva MiFID.
G. Facci (2009). Il danno da informazione inesatta. Bologna : ZANICHELLI.
Il danno da informazione inesatta
FACCI, GIOVANNI
2009
Abstract
Il regime particolarmente severo che accompagna l’informazione finanziaria è giustificato, tradizionalmente, facendo riferimento alla diversa posizione che sussiste tra i soggetti coinvolti nella produzione, nella trasmissione e nella ricezione dell’informazione. E’ noto, infatti, che l’esigenza di garantire un’informazione il più possibile completa ed esauriente diventa particolarmente forte quando i rapporti tra le parti sono viziati da «asimmetrie informative», così da profilare il rischio che l’esito delle trattative si riveli pregiudizievole per il soggetto meno informato. In ogni caso, una siffatta attenzione, quasi paternalistica, agli interessi del soggetto meno informato risiede anche nel particolare oggetto dell’informazione finanziaria, derivante dalla complessità e natura dei beni oggetto di trasferimento, con la conseguenza che diventa fondamentale garantire all’investitore una conoscenza effettiva e quindi un consenso consapevole. Partendo da tali osservazioni, il volume esamina i profili di responsabilità dei vari soggetti coinvolti, di volta in volta, nella produzione e nella diffusione agli investitori dell’informazione finanziaria; in particolare, viene presa in considerazione la responsabilità, e i conseguenti profili risarcitori, degli intermediari finanziari, dei soggetti responsabili del prospetto informativo, della Consob, degli amministratori, dello sponsor, dei revisori contabili, delle agenzie di rating e dei giornalisti finanziari. L’indagine è condotta alla luce dei recenti interventi legislativi e in particolare delle modifiche introdotte dalla normativa di recepimento della direttiva MiFID.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.