Obiettivo di questo contributo è quello di analizzare come ha agito la rete nella comunicazione dell'emergenza e nella creazione della memoria del terremoto in Abruzzo, partendo dal presupposto che la comunicazione istituzionale viene progressivamente sostituita da forme di prosumerismo comunicativo. Per farlo si analizzeranno le dinamiche che regolano i meccanismi di costruzione di una reputazione in rete, come si esprime lʼattivismo degli stakeholders, e quale è il ruolo delle comunicazioni nei molteplici canali comunicativi. A fianco della comunicazione pubblica ed istituzionale veicolata prevalentemente attraverso mezzi di comunicazione convenzionali si è manifestata per la prima volta su scala nazionale, in maniera evidente quanto potente una diffusa comunicazione orizzontale, peer to peer, nelle conversazioni in Facebook. Questo fenomeno ha generato quella che si può definire come dialettica tra la risposta ufficiale, istituzionale, formale e la risposta pubblica, collettiva, informale, strutturalmente analoga alla distinzione produzione, consumo del processo informativo. La comunicazione digitale penetra progressivamente allʼinterno di ogni ambito vitale, trasformando i processi di narrazione memorizzazione degli eventi che rimbalzano alla velocità dellʼistante nel villaggio globale riproponendo lʼefficacia dei meccanismi di narrazione locale. Partendo dal presupposto che la collettività è una potente ed intelligente forza in grado di auto organizzarsi, grazie alle trasformazioni che le tecnologie informative e comunicative hanno introdotto nella gestione delle emergenze. Le audience non consumano più informazioni in modo passivo, ma sono in grado di produrre contenuto, attraverso lʼuso di strumenti comunicativi orizzontali. Dimostrando un empowerment rispetto ai modelli tradizionali ed ottimizzando il coinvolgimento collettivo attraverso le tecnologie del web 2.0. A livello empirico analizzeremo la struttura dei reticoli comunicativi generati sullʼemergenza Abruzzo, in un ottica che vede il prosumer come il soggetto centrale delle dinamiche comunicative in rete e di come in questo contesto si assista ad un passaggio dallʼefficacia, allʼefficenza comunicativa (Ritzer, Jurghenson, 2009) evidenziando come lʼintelligenza collettiva dimostri una capacita di resilienza alle avversità attraverso processi narrativi di partecipazione e condivisione delle informazioni.

La rete della solidarietà. Le narrazioni collettive del terremoto in Abruzzo.

P. Degli Esposti
2013

Abstract

Obiettivo di questo contributo è quello di analizzare come ha agito la rete nella comunicazione dell'emergenza e nella creazione della memoria del terremoto in Abruzzo, partendo dal presupposto che la comunicazione istituzionale viene progressivamente sostituita da forme di prosumerismo comunicativo. Per farlo si analizzeranno le dinamiche che regolano i meccanismi di costruzione di una reputazione in rete, come si esprime lʼattivismo degli stakeholders, e quale è il ruolo delle comunicazioni nei molteplici canali comunicativi. A fianco della comunicazione pubblica ed istituzionale veicolata prevalentemente attraverso mezzi di comunicazione convenzionali si è manifestata per la prima volta su scala nazionale, in maniera evidente quanto potente una diffusa comunicazione orizzontale, peer to peer, nelle conversazioni in Facebook. Questo fenomeno ha generato quella che si può definire come dialettica tra la risposta ufficiale, istituzionale, formale e la risposta pubblica, collettiva, informale, strutturalmente analoga alla distinzione produzione, consumo del processo informativo. La comunicazione digitale penetra progressivamente allʼinterno di ogni ambito vitale, trasformando i processi di narrazione memorizzazione degli eventi che rimbalzano alla velocità dellʼistante nel villaggio globale riproponendo lʼefficacia dei meccanismi di narrazione locale. Partendo dal presupposto che la collettività è una potente ed intelligente forza in grado di auto organizzarsi, grazie alle trasformazioni che le tecnologie informative e comunicative hanno introdotto nella gestione delle emergenze. Le audience non consumano più informazioni in modo passivo, ma sono in grado di produrre contenuto, attraverso lʼuso di strumenti comunicativi orizzontali. Dimostrando un empowerment rispetto ai modelli tradizionali ed ottimizzando il coinvolgimento collettivo attraverso le tecnologie del web 2.0. A livello empirico analizzeremo la struttura dei reticoli comunicativi generati sullʼemergenza Abruzzo, in un ottica che vede il prosumer come il soggetto centrale delle dinamiche comunicative in rete e di come in questo contesto si assista ad un passaggio dallʼefficacia, allʼefficenza comunicativa (Ritzer, Jurghenson, 2009) evidenziando come lʼintelligenza collettiva dimostri una capacita di resilienza alle avversità attraverso processi narrativi di partecipazione e condivisione delle informazioni.
2013
NetQuake. Media digitali e disastri naturali. Dieci ricerche empiriche sul ruolo della rete nel terremoto de L'Aquila
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P. Degli Esposti
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