Le fenotiazine costituiscono un’importante classe di farmaci, appartenendo agli antipsicotici di prima generazione. Sono molecole costituite da una struttura a 3 anelli, l’anello centrale è caratterizzato da un etero atomo di zolfo, in posizione 5, e da un gruppo aminico basico, in posizione 10; ad esso risulta legata una catena laterale di tipo aminoalchilico, dalle cui caratteristiche dipende parte dell’azione farmacologica. Il capostipite degli antipsicotici fenotiazinici è la clorpromazina. Queste molecole trovano impiego per il trattamento della schizofrenia, poiché agiscono interferendo con la trasmissione dopaminergica a livello mesolimbico; vengono anche utilizzate per contrastare nausea, vomito, vertigini, chinetosi e singhiozzo. Il blocco dei recettori dopaminergici a livello nigrostriatale e tuberoinfundibolare è causa di seri effetti collaterali tra cui la sindrome extrapiramidale e l’iperprolattinemia. È perciò indispensabile lo sviluppo di accurati metodi analitici per il monitoraggio terapeutico delle fenotiazine in pazienti psichiatrici. A tal fine è stata sviluppata una metodica analitica sensibile e selettiva in grado di separare alcune fenotiazine (perfenazina, promazina, levomepromazina e clorpromazina) e di quantificarle anche a basse concentrazioni in campioni plasmatici. Il metodo è basato sull’uso dell’HPLC con detector elettrochimico di tipo coulombometrico. Un’innovativa procedura di microestrazione in fase solida impaccata (MEPS) ha permesso di ottenere buone rese d'estrazione degli analiti con soddisfacente pulizia della matrice biologica. Il metodo sembra idoneo per l’analisi di alcune fenotiazine, anche a livelli di pochi ppb o frazioni di ppb. Attualmente è in fase di convalida in termine di linearità, precisione e accuratezza.
Maria Addolorata Saracino, Giovanna Coduti, Francesca Bugamelli, Claudio Bartoletti, Maria Augusta Raggi (2012). Determinazione di alcune fenotiazine in plasma con un metodo HPLC-ED-MEPS. Riccione : SOCIETÀ CHIMICA ITALIANA (SCI).
Determinazione di alcune fenotiazine in plasma con un metodo HPLC-ED-MEPS
SARACINO, MARIA ADDOLORATA;BUGAMELLI, FRANCESCA;RAGGI, MARIA AUGUSTA
2012
Abstract
Le fenotiazine costituiscono un’importante classe di farmaci, appartenendo agli antipsicotici di prima generazione. Sono molecole costituite da una struttura a 3 anelli, l’anello centrale è caratterizzato da un etero atomo di zolfo, in posizione 5, e da un gruppo aminico basico, in posizione 10; ad esso risulta legata una catena laterale di tipo aminoalchilico, dalle cui caratteristiche dipende parte dell’azione farmacologica. Il capostipite degli antipsicotici fenotiazinici è la clorpromazina. Queste molecole trovano impiego per il trattamento della schizofrenia, poiché agiscono interferendo con la trasmissione dopaminergica a livello mesolimbico; vengono anche utilizzate per contrastare nausea, vomito, vertigini, chinetosi e singhiozzo. Il blocco dei recettori dopaminergici a livello nigrostriatale e tuberoinfundibolare è causa di seri effetti collaterali tra cui la sindrome extrapiramidale e l’iperprolattinemia. È perciò indispensabile lo sviluppo di accurati metodi analitici per il monitoraggio terapeutico delle fenotiazine in pazienti psichiatrici. A tal fine è stata sviluppata una metodica analitica sensibile e selettiva in grado di separare alcune fenotiazine (perfenazina, promazina, levomepromazina e clorpromazina) e di quantificarle anche a basse concentrazioni in campioni plasmatici. Il metodo è basato sull’uso dell’HPLC con detector elettrochimico di tipo coulombometrico. Un’innovativa procedura di microestrazione in fase solida impaccata (MEPS) ha permesso di ottenere buone rese d'estrazione degli analiti con soddisfacente pulizia della matrice biologica. Il metodo sembra idoneo per l’analisi di alcune fenotiazine, anche a livelli di pochi ppb o frazioni di ppb. Attualmente è in fase di convalida in termine di linearità, precisione e accuratezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.