Lo scrittore Michel Houllebecq, nel prologo al suo romanzo 'Le particelle elementari' , descrive ciò che egli chiama 'mutazione metafisica'. Per dirla con le sue parole: [...] le trasformazioni radicali e globali della visione del mondo adottate dalla maggioranza [...] Nello stesso prologo l'autore francese identifica le due grandi mutazioni occorse in Occidente: il Cristianesimo prima, che si andava sostituendo all'Impero romano proprio quando quest'ultimo era all'apice della sua potenza, e l'avvento della Scienza moderna dopo che avrebbe cominciato a minare le basi del Cristianesimo proprio alla fine del Medioevo, cioè del periodo durante il quale la visione del mondo cristiana era adottata universalmente dagli uomini, dalla società e dagli stati per regolare ogni aspetto della vita individuale e collettiva. Infine Houellebecq si spinge oltre e sempre nel prologo introduce il leitmotiv dell'intero romanzo, dichiarando che uno dei suoi protagonisti darà l'avvio alla terza e per certi versi più grande mutazione metafisica della storia, e cioè l'avvento di una nuova generazione di esseri (umani) clonati e perfettamente consapevoli della loro esperienza pregressa: in altre parole una nuova specie oltre l'uomo, nata dall'uomo, che avrebbe sconfitto definitivamente la morte. Al contrario di Houllebecq, la cui ispirata valutazione sui cambiamenti di paradigma all'interno del pensiero umano potrebbe aver attinto proficuamente ai lavori di Julian Huxley , noi crediamo in primo luogo che la terza mutazione metafisica del pensiero occidentale sia già in atto, identificando tale evento con la nascita dell'età informazionale , e secondariamente che tale stravolgimento nella visione del mondo, condivida in qualche misura, una reinterpretazione dell'ambito del sacro, così come avvenuto, se pur diversamente, per le due mutazioni precedenti. Come infatti il Cristianesimo reinterpreta l'ambito del sacro tipico della religione ebraica, così l'avvento della Scienza Moderna reinterpreta e ridefinisce l'ambito del sacro tipico della religione cristiana, che da motore causale di ogni fenomeno naturale e sociale, diventa mero fondamento religioso. Per dimostrare questa tesi partiremo dall'analisi della relazione che risulta tra le più caratteristiche della nostra era, e cioè la relazione uomo-computer. Vedremo come in realtà questa attinga molto più di quanto si possa essere portati a pensare, alla sfera del sacro e di esso ne reinterpreti le caratteristiche. Vedremo anche come tale relazione influenzi l'interazione diretta tra individui fino all’identificazione di un nuovo tipo di interfaccia ibrida, categorizzabile come uno dei luoghi/momenti principali per l'accesso ad una dimensione trascendente canonizzabile in un vero e proprio rito. Infine cercheremo di capire, da un punto di vista epistemologico, le implicazioni di una tale analisi nel contesto dello sviluppo tecnologico contemporaneo.
La terza mutazione metafisica. Saggio sul sacro informazionale
MARTINI, FRANCESCO
2011
Abstract
Lo scrittore Michel Houllebecq, nel prologo al suo romanzo 'Le particelle elementari' , descrive ciò che egli chiama 'mutazione metafisica'. Per dirla con le sue parole: [...] le trasformazioni radicali e globali della visione del mondo adottate dalla maggioranza [...] Nello stesso prologo l'autore francese identifica le due grandi mutazioni occorse in Occidente: il Cristianesimo prima, che si andava sostituendo all'Impero romano proprio quando quest'ultimo era all'apice della sua potenza, e l'avvento della Scienza moderna dopo che avrebbe cominciato a minare le basi del Cristianesimo proprio alla fine del Medioevo, cioè del periodo durante il quale la visione del mondo cristiana era adottata universalmente dagli uomini, dalla società e dagli stati per regolare ogni aspetto della vita individuale e collettiva. Infine Houellebecq si spinge oltre e sempre nel prologo introduce il leitmotiv dell'intero romanzo, dichiarando che uno dei suoi protagonisti darà l'avvio alla terza e per certi versi più grande mutazione metafisica della storia, e cioè l'avvento di una nuova generazione di esseri (umani) clonati e perfettamente consapevoli della loro esperienza pregressa: in altre parole una nuova specie oltre l'uomo, nata dall'uomo, che avrebbe sconfitto definitivamente la morte. Al contrario di Houllebecq, la cui ispirata valutazione sui cambiamenti di paradigma all'interno del pensiero umano potrebbe aver attinto proficuamente ai lavori di Julian Huxley , noi crediamo in primo luogo che la terza mutazione metafisica del pensiero occidentale sia già in atto, identificando tale evento con la nascita dell'età informazionale , e secondariamente che tale stravolgimento nella visione del mondo, condivida in qualche misura, una reinterpretazione dell'ambito del sacro, così come avvenuto, se pur diversamente, per le due mutazioni precedenti. Come infatti il Cristianesimo reinterpreta l'ambito del sacro tipico della religione ebraica, così l'avvento della Scienza Moderna reinterpreta e ridefinisce l'ambito del sacro tipico della religione cristiana, che da motore causale di ogni fenomeno naturale e sociale, diventa mero fondamento religioso. Per dimostrare questa tesi partiremo dall'analisi della relazione che risulta tra le più caratteristiche della nostra era, e cioè la relazione uomo-computer. Vedremo come in realtà questa attinga molto più di quanto si possa essere portati a pensare, alla sfera del sacro e di esso ne reinterpreti le caratteristiche. Vedremo anche come tale relazione influenzi l'interazione diretta tra individui fino all’identificazione di un nuovo tipo di interfaccia ibrida, categorizzabile come uno dei luoghi/momenti principali per l'accesso ad una dimensione trascendente canonizzabile in un vero e proprio rito. Infine cercheremo di capire, da un punto di vista epistemologico, le implicazioni di una tale analisi nel contesto dello sviluppo tecnologico contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.