OBIETTIVI Il brachiesofago costituisce una delle problematiche della odierna terapia chirurgia anti-reflusso mini-invasiva della MRGE. La posizione intratoracica della GEG (giunzione esofago-gastrica) in ortostasi può essere documentata da un dettagliato esame radiologico del tubo digerente prossimale (Fig. 1), tuttavia la riducibilità di un adeguato segmento dell’esofago al di sotto del diaframma senza tensione, in relazione al grado di esofagite panmurale, può essere valutata solo in fase intraoperatoria. Lo scopo di questo studio è di illustrare una tecnica mini-invasiva per il trattamento del brachiesofago in pazienti affetti da malattia da reflusso gastro-esofageo severae di valutarne i risultati a breve termine. METODO In caso di diagnosi radiologica preoperatoria di malposizione cardiotuberositaria, ernia hiatale concentrica ed esofago corto, il paziente è posizionato sul letto operatorio con l’emitorace ed il braccio sinistro sollevati, per effettuare, oltre ai 5 accessi laparoscopici standard, un accesso toracico sinistro (nel V-VI spazio intercostale).(Fig. 2) Dopo mobilizzazione dell’esofago distale viene introdotto per via transorale un fibroendoscopio, per determinare la posizione della giunzione stessa in relazione allo hiatus diaframmatico. Endoscopicamente la giunzione esofago-gastrica corrisponde al margine superiore delle pliche gastriche (gastric folds). Tale punto viene marcato con clips da parte del chirurgo, sul punto segnato dal bordo inferiore dell’endoscopio visibile in transilluminazione, palpabile e dopo aspirazione dell’aria insufflata e successivamente viene misurata la distanza tra la GEG e l’apice dello hiatus diaframmatico. (Fig. 3 A-B) Qualora la GEG, rilasciato completamente lo stomaco, sia posta al di sopra o a cavaliere dello hiatus, procediamo senz’altro all’allungamento dell’esofago secondo la tecnica di Collis. Una suturatrice endoscopica viene introdotta nell’emitorace sinistro senza visione scopica. L’estremità della suturatrice viene diretta verso il diaframma, lo percorre delicatamente sotto visione laparoscopica e penetra nel mediastino inferiore dopo aver oltrepassato la pleura mediastinica al di sopra della branca sinistra del pilastro destro del diaframma. La gastroplastica di Collis viene effettuata su un dilatatore Maloney n° 46. (Fig. 4-5-6) La floppy Nissen e la plastica dello hiatus completano la procedura. CONCLUSIONI Questa tecnica corrisponde a tutti i principi della chirurgia anti-reflusso Permette di trattare convenientemente con tecnica miniinvasiva ogni condizione anatomica.
RUFFATO A., LUGARESI M.L., DI SIMONE M.P., D’OVIDIO F., PILOTTI V., FERRUZZI L., et al. (2004). Intervento di Collis-Nissen per via laparoscopica e toracocscopica sinistra: tecnica e risultati a breve termine.. BOLOGNA : GISMAD.
Intervento di Collis-Nissen per via laparoscopica e toracocscopica sinistra: tecnica e risultati a breve termine.
RUFFATO, ALBERTO;LUGARESI, MARIALUISA;DI SIMONE, MASSIMO PIERLUIGI;
2004
Abstract
OBIETTIVI Il brachiesofago costituisce una delle problematiche della odierna terapia chirurgia anti-reflusso mini-invasiva della MRGE. La posizione intratoracica della GEG (giunzione esofago-gastrica) in ortostasi può essere documentata da un dettagliato esame radiologico del tubo digerente prossimale (Fig. 1), tuttavia la riducibilità di un adeguato segmento dell’esofago al di sotto del diaframma senza tensione, in relazione al grado di esofagite panmurale, può essere valutata solo in fase intraoperatoria. Lo scopo di questo studio è di illustrare una tecnica mini-invasiva per il trattamento del brachiesofago in pazienti affetti da malattia da reflusso gastro-esofageo severae di valutarne i risultati a breve termine. METODO In caso di diagnosi radiologica preoperatoria di malposizione cardiotuberositaria, ernia hiatale concentrica ed esofago corto, il paziente è posizionato sul letto operatorio con l’emitorace ed il braccio sinistro sollevati, per effettuare, oltre ai 5 accessi laparoscopici standard, un accesso toracico sinistro (nel V-VI spazio intercostale).(Fig. 2) Dopo mobilizzazione dell’esofago distale viene introdotto per via transorale un fibroendoscopio, per determinare la posizione della giunzione stessa in relazione allo hiatus diaframmatico. Endoscopicamente la giunzione esofago-gastrica corrisponde al margine superiore delle pliche gastriche (gastric folds). Tale punto viene marcato con clips da parte del chirurgo, sul punto segnato dal bordo inferiore dell’endoscopio visibile in transilluminazione, palpabile e dopo aspirazione dell’aria insufflata e successivamente viene misurata la distanza tra la GEG e l’apice dello hiatus diaframmatico. (Fig. 3 A-B) Qualora la GEG, rilasciato completamente lo stomaco, sia posta al di sopra o a cavaliere dello hiatus, procediamo senz’altro all’allungamento dell’esofago secondo la tecnica di Collis. Una suturatrice endoscopica viene introdotta nell’emitorace sinistro senza visione scopica. L’estremità della suturatrice viene diretta verso il diaframma, lo percorre delicatamente sotto visione laparoscopica e penetra nel mediastino inferiore dopo aver oltrepassato la pleura mediastinica al di sopra della branca sinistra del pilastro destro del diaframma. La gastroplastica di Collis viene effettuata su un dilatatore Maloney n° 46. (Fig. 4-5-6) La floppy Nissen e la plastica dello hiatus completano la procedura. CONCLUSIONI Questa tecnica corrisponde a tutti i principi della chirurgia anti-reflusso Permette di trattare convenientemente con tecnica miniinvasiva ogni condizione anatomica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.