I processi legati all’inclusione necessitano di essere coscientemente attivati dagli insegnanti attraverso una sapiente intenzione progettuale. Non sono processi spontanei. Apprendimento, didattica e inclusione sono segnati da una reciproca interazione e, insieme, concorrono alla crescita di un individuo. L’apprendimento è una sfida personale e, contemporaneamente, collettiva: il lavoro tra coetanei, i gruppi cooperativi di apprendimento o il tutoring permettono all’alunno con disabilità di conoscersi attraverso il rapporto con gli altri. Il testo prende in esame la ricerca «Conoscersi per progettarsi», svolta in provincia di Padova, che ha coinvolto alcune classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Nel capitolo conclusivo si presentano gli indicatori idonei a tracciare gli elementi di una didattica inclusiva.
Roberto Dainese (2012). Pensare la didattica come pratica inclusiva. Riflessioni, ricerche, prospettive. Padova : CLEUP.
Pensare la didattica come pratica inclusiva. Riflessioni, ricerche, prospettive
DAINESE, ROBERTO
2012
Abstract
I processi legati all’inclusione necessitano di essere coscientemente attivati dagli insegnanti attraverso una sapiente intenzione progettuale. Non sono processi spontanei. Apprendimento, didattica e inclusione sono segnati da una reciproca interazione e, insieme, concorrono alla crescita di un individuo. L’apprendimento è una sfida personale e, contemporaneamente, collettiva: il lavoro tra coetanei, i gruppi cooperativi di apprendimento o il tutoring permettono all’alunno con disabilità di conoscersi attraverso il rapporto con gli altri. Il testo prende in esame la ricerca «Conoscersi per progettarsi», svolta in provincia di Padova, che ha coinvolto alcune classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Nel capitolo conclusivo si presentano gli indicatori idonei a tracciare gli elementi di una didattica inclusiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.