Attraverso la presentazione di testimonianze dell’Archivio Segreto Estense, in parte inedite, il contributo riesamina alcuni episodi di collezionismo estense che, a partire dagli anni trenta del Seicento, hanno come protagonisti il duca Francesco I e due artisti di scuola bolognese: Guido Reni e Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino. Mentre le relazioni con il “divino” Guido sono mediate da uomini di fiducia del duca e del pittore, quello col Guercino e i membri della sua bottega è un rapporto personale, basato su stima e fiducia reciproche: ne sono prova i soggiorni dell’artista a corte, il nutrito carteggio scambiato tra il duca e il pittore centese e le opere che questi realizzò per la corte modenese.
Aggiunte al collezionismo di dipinti emiliani di Francesco I
GHELFI, BARBARA
2013
Abstract
Attraverso la presentazione di testimonianze dell’Archivio Segreto Estense, in parte inedite, il contributo riesamina alcuni episodi di collezionismo estense che, a partire dagli anni trenta del Seicento, hanno come protagonisti il duca Francesco I e due artisti di scuola bolognese: Guido Reni e Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino. Mentre le relazioni con il “divino” Guido sono mediate da uomini di fiducia del duca e del pittore, quello col Guercino e i membri della sua bottega è un rapporto personale, basato su stima e fiducia reciproche: ne sono prova i soggiorni dell’artista a corte, il nutrito carteggio scambiato tra il duca e il pittore centese e le opere che questi realizzò per la corte modenese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.