Cesare Civita è direttore editoriale alla Mondadori quando le leggi razziali lo costringono all’esilio. Trasferitosi negli Stati Uniti, Civita stabilisce contatti con la Walt Disney e ottiene di poterne commercializzare i prodotti in Sud America. Si stabilisce a Buenos Aires e nel 1941 insieme ad altri soci italiani (Paolo Terni e Alberto Levi) fonda una casa editrice ( Editorial Abril). All’attività editoriale i collaboratori dell’Abril affiancano l’impegno nella politica antifascista (Italia Libera). Durante i primi governi peronisti intellettuali emarginati dall’Università per le loro idee politiche, come il sociologo Gino Germani, trovano lavoro nella casa editrice. Nel dopoguerra alla pubblicazione dei fumetti Disney (“El Pato Donald”) si aggiunge quella dei fumetti italiani (“Misterix”, “Cinemisterio”) disegnati in Argentina da Hugo Pratt che viene ingaggiato da Civita insieme ad Alberto Ongaro e Mario Faustinelli. E’ poi la volta dei fotoromanzi (grazie ad accordi con Mondadori e Cino del Duca) e dei libri per bambini (cui collabora German Oesterheld, il creatore del famoso fumetto “El Eternauta”). Il successo economico spinge la casa editrice alla fine degli anni Cinquanta a entrare nel mercato delle riviste femminili e di attualità. La rivista “Claudia” rappresenta una novità nel mercato editoriale argentino, è un prodotto di grande successo che rompe con gli schemi delle tradizionali riviste femminili, si occupa di temi culturali e affronta la questione della rivoluzione giovanile e sessuale. Tra i collaboratori spiccano Oriana Fallaci e la sua omologa argentina Adriana. La casa editrice espande la sua attività nel mercato latinoamericano dove vende i suoi prodotti e crea due società in Messico e Brasile. Nel 1963 esce a Buenos Aires in joint venture con “Time- Life” il mensile (poi settimanale) “Panorama”. Come per “Claudia” si tratta di un prodotto nuovo che incontra il favore dei lettori. Il nuovo stile giornalistico e in particolare la combinazione di testo e immagini viene sperimentato anche in altre due riviste della casa editrice, nate a metà degli anni Sessanta, “Siete Días” e “Semana Gráfica”. A queste riviste collaborano giornalisti e scrittori come Rodolfo Walsh, Osvaldo Soriano, Miguel Bonasso, Mempo Giardinelli. Il colpo di stato del generale Ongania nel 1966 se da un lato ostacola la libertà di stampa dall’altro promuove misure a sostegno dell’industria nazionale che spingono Cesare Civita a investire nel settore della produzione della carta. Dall’inizio degli anni Settanta L’Editorial Abril inizia una nuova produzione nel settore culturale con le enciclopedie a fascicoli, in collaborazione con la Rizzoli. Con ritorno del peronismo al governo nel 1973 Cesare Civita viene forzato a vendere le sue azioni della società per la produzione di carta per giornali( Papel Prensa). La situazione politica con lo scontro tra le diverse fazioni peroniste dopo la morte del generale si ripercuote negativamente sulla casa editrice. L’agitazione sindacale nello stabilimento tipografico, l’impegno militante di molti giornalisti nelle formazioni guerrigliere, le minacce all’editore e ai suoi familiari da parte della destra peronista (Triple A di López Rega) costringono Cesare Civita a un nuovo esilio nel 1975. Il ritorno in Argentina nel 1976 dopo il golpe contro Isabel Perón sarà di breve durata e segnerà l’inizio della fine della casa editrice. Nuovamente minacciato, mentre molti dei giornalisti sono desaparecidos o costretti all’esilio, l’editore abbandona nuovamente il paese e inizia trattative per la vendita della società. L’Editorial Abril viene acquistata nel 1977 da un gruppo argentino in società con la Rizzoli. I finanziamenti e le autorizzazioni necessarie all’investimento in Argentina sono ottenuti dalla Rizzoli grazie a Licio Gelli,Umberto Ortolani e agli aderenti argentini alla P2, come López Rega e Emilio Massera. Il nuovo gruppo editoriale mal gestito affronterà una crisi progressiva che lo porterà al fallimento nel 1982.

Abril. Da Perón a Videla: un editore italiano a Buenos Aires

SCARZANELLA, EUGENIA
2013

Abstract

Cesare Civita è direttore editoriale alla Mondadori quando le leggi razziali lo costringono all’esilio. Trasferitosi negli Stati Uniti, Civita stabilisce contatti con la Walt Disney e ottiene di poterne commercializzare i prodotti in Sud America. Si stabilisce a Buenos Aires e nel 1941 insieme ad altri soci italiani (Paolo Terni e Alberto Levi) fonda una casa editrice ( Editorial Abril). All’attività editoriale i collaboratori dell’Abril affiancano l’impegno nella politica antifascista (Italia Libera). Durante i primi governi peronisti intellettuali emarginati dall’Università per le loro idee politiche, come il sociologo Gino Germani, trovano lavoro nella casa editrice. Nel dopoguerra alla pubblicazione dei fumetti Disney (“El Pato Donald”) si aggiunge quella dei fumetti italiani (“Misterix”, “Cinemisterio”) disegnati in Argentina da Hugo Pratt che viene ingaggiato da Civita insieme ad Alberto Ongaro e Mario Faustinelli. E’ poi la volta dei fotoromanzi (grazie ad accordi con Mondadori e Cino del Duca) e dei libri per bambini (cui collabora German Oesterheld, il creatore del famoso fumetto “El Eternauta”). Il successo economico spinge la casa editrice alla fine degli anni Cinquanta a entrare nel mercato delle riviste femminili e di attualità. La rivista “Claudia” rappresenta una novità nel mercato editoriale argentino, è un prodotto di grande successo che rompe con gli schemi delle tradizionali riviste femminili, si occupa di temi culturali e affronta la questione della rivoluzione giovanile e sessuale. Tra i collaboratori spiccano Oriana Fallaci e la sua omologa argentina Adriana. La casa editrice espande la sua attività nel mercato latinoamericano dove vende i suoi prodotti e crea due società in Messico e Brasile. Nel 1963 esce a Buenos Aires in joint venture con “Time- Life” il mensile (poi settimanale) “Panorama”. Come per “Claudia” si tratta di un prodotto nuovo che incontra il favore dei lettori. Il nuovo stile giornalistico e in particolare la combinazione di testo e immagini viene sperimentato anche in altre due riviste della casa editrice, nate a metà degli anni Sessanta, “Siete Días” e “Semana Gráfica”. A queste riviste collaborano giornalisti e scrittori come Rodolfo Walsh, Osvaldo Soriano, Miguel Bonasso, Mempo Giardinelli. Il colpo di stato del generale Ongania nel 1966 se da un lato ostacola la libertà di stampa dall’altro promuove misure a sostegno dell’industria nazionale che spingono Cesare Civita a investire nel settore della produzione della carta. Dall’inizio degli anni Settanta L’Editorial Abril inizia una nuova produzione nel settore culturale con le enciclopedie a fascicoli, in collaborazione con la Rizzoli. Con ritorno del peronismo al governo nel 1973 Cesare Civita viene forzato a vendere le sue azioni della società per la produzione di carta per giornali( Papel Prensa). La situazione politica con lo scontro tra le diverse fazioni peroniste dopo la morte del generale si ripercuote negativamente sulla casa editrice. L’agitazione sindacale nello stabilimento tipografico, l’impegno militante di molti giornalisti nelle formazioni guerrigliere, le minacce all’editore e ai suoi familiari da parte della destra peronista (Triple A di López Rega) costringono Cesare Civita a un nuovo esilio nel 1975. Il ritorno in Argentina nel 1976 dopo il golpe contro Isabel Perón sarà di breve durata e segnerà l’inizio della fine della casa editrice. Nuovamente minacciato, mentre molti dei giornalisti sono desaparecidos o costretti all’esilio, l’editore abbandona nuovamente il paese e inizia trattative per la vendita della società. L’Editorial Abril viene acquistata nel 1977 da un gruppo argentino in società con la Rizzoli. I finanziamenti e le autorizzazioni necessarie all’investimento in Argentina sono ottenuti dalla Rizzoli grazie a Licio Gelli,Umberto Ortolani e agli aderenti argentini alla P2, come López Rega e Emilio Massera. Il nuovo gruppo editoriale mal gestito affronterà una crisi progressiva che lo porterà al fallimento nel 1982.
2013
207
8897376258
Eugenia Scarzanella
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/150257
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