La mostra, curata in collaborazione con Marco Antonio Bazzocchi dell’Università di Bologna, ha messo in relazione l’arte prodotta a Modena fra Otto e Novecento con la letteratura coeva. Paesaggi, vedute urbane, interni e ritratti sono i generi rappresentati nella mostra. L’idea portante è stata quella di fare emergere come in una narrazione il genius loci, ossia la vocazione specifica dell’arte prodotta in questa terra, visibile sia negli artisti che negli scrittori (principalmente Delfini e Loria). Altro elemento che il percorso individuato ha mirato a tenere presente è la tendenza sperimentale dell’arte del tempo: gli artisti rappresentati, i principali autori – pittori e scultori – della scuola locale (Graziosi, Fontanesi, Lugli fra gli altri), sono rappresentati da opere che rivelano la conoscenza delle ricerche svolte dai colleghi toscani – spesso sodali di questi artisti – e europei. La mostra, accompagnata da un catalogo, è stata l’occasione di mettere a punto la conoscenza del periodo.
Si scambiavano i paesaggi. OttoNovecento tra letteratura e arte a Modena
CAVICCHIOLI, SONIA
2013
Abstract
La mostra, curata in collaborazione con Marco Antonio Bazzocchi dell’Università di Bologna, ha messo in relazione l’arte prodotta a Modena fra Otto e Novecento con la letteratura coeva. Paesaggi, vedute urbane, interni e ritratti sono i generi rappresentati nella mostra. L’idea portante è stata quella di fare emergere come in una narrazione il genius loci, ossia la vocazione specifica dell’arte prodotta in questa terra, visibile sia negli artisti che negli scrittori (principalmente Delfini e Loria). Altro elemento che il percorso individuato ha mirato a tenere presente è la tendenza sperimentale dell’arte del tempo: gli artisti rappresentati, i principali autori – pittori e scultori – della scuola locale (Graziosi, Fontanesi, Lugli fra gli altri), sono rappresentati da opere che rivelano la conoscenza delle ricerche svolte dai colleghi toscani – spesso sodali di questi artisti – e europei. La mostra, accompagnata da un catalogo, è stata l’occasione di mettere a punto la conoscenza del periodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.