Contributo teso ad individuare le principali direttrici della poetica scenica di Sanguineti nella fascinazione dell’autore nei confronti del modello del teatro anatomico e nella centralità rivestita dal corpo nell’ambito della sua produzione drammaturgica, profondamente influenzata dall’esperienza narrativa di Beckett. Il grande paradigma della “lezione d’anatomia”, capace di fondere pulsione didattica e ossessioni fisiologiche, si impone così come archetipo del progetto teatrale sanguinetiano fondato sulla contaminazione tra la tradizione epica di ascendenza brechtiana e il teatro della crudeltà di Artaud.
C. Longhi (2005). intervista. Un teatro anatomico. Conversazione con Edoardo Sanguineti a cura di Claudio Longhi. SAN CESARIO DI LECCE : Manni.
intervista. Un teatro anatomico. Conversazione con Edoardo Sanguineti a cura di Claudio Longhi
LONGHI, CLAUDIO
2005
Abstract
Contributo teso ad individuare le principali direttrici della poetica scenica di Sanguineti nella fascinazione dell’autore nei confronti del modello del teatro anatomico e nella centralità rivestita dal corpo nell’ambito della sua produzione drammaturgica, profondamente influenzata dall’esperienza narrativa di Beckett. Il grande paradigma della “lezione d’anatomia”, capace di fondere pulsione didattica e ossessioni fisiologiche, si impone così come archetipo del progetto teatrale sanguinetiano fondato sulla contaminazione tra la tradizione epica di ascendenza brechtiana e il teatro della crudeltà di Artaud.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.