La stagione più felice del neomedievalismo a Bologna ha potuto contare su due figure fondamentali: Carducci e Rubbiani. Ma l’immagine urbana medioevaleggiante, che si era consolidata grazie alla loro opera, è in crisi quando Pascoli ritorna a Bologna. Nei confronti del neomedievalismo il ruolo avuto da Pascoli sarà diverso e meno significativo di quello di Carducci. Le Canzoni di Re Enzio di Pascoli (1908-9), sono composte proprio mentre è in corso il restauro di Palazzo Re Enzo ed è particolarmente dura la polemica contro questo tipo di restauro stilistico- integrativo. Pascoli non interviene nella polemica. Tuttavia contribuisce ad arricchire la concezione del neomedievalismo. Carducci, aveva puntato sul mito dell’università. L’opera di Pascoli rafforza, invece l’immagine coeva del Comune e indirettamente l’indirizzo amministrativo del municipalismo, che si afferma in Italia proprio nei primi anni del Novecento e che avrà un ruolo importante in ambito urbanistico. Pascoli, inoltre, favorisce l’incontro tra una nuova interpretazione del medioevo più moderna e più libera con l’arte urbana, un orientamento che interessa i principali paesi europei e che troverà nella città di Bologna una piena adesione.
Pier Paola, P. (2012). Medioevo moderno. Spazio urbano e architettura a Bologna all’inizio del Novecento, in Le antiche mura. La trasformazione urbana di Bologna ai primi del Novecento e le “Canzoni di re Enzio” a cura di Claudia Collina, Bologna, Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali, 2013, pp. 76-94. Atti Convegno a cura di Laura Carlini, Claudia Collina, Marco Veglia, 16 ottobre 2012, Bologna, Casa Saraceni. VOLUME ON LINE. Bologna : Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Medioevo moderno. Spazio urbano e architettura a Bologna all’inizio del Novecento, in Le antiche mura. La trasformazione urbana di Bologna ai primi del Novecento e le “Canzoni di re Enzio” a cura di Claudia Collina, Bologna, Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali, 2013, pp. 76-94. Atti Convegno a cura di Laura Carlini, Claudia Collina, Marco Veglia, 16 ottobre 2012, Bologna, Casa Saraceni. VOLUME ON LINE
PENZO, PIER PAOLA
2012
Abstract
La stagione più felice del neomedievalismo a Bologna ha potuto contare su due figure fondamentali: Carducci e Rubbiani. Ma l’immagine urbana medioevaleggiante, che si era consolidata grazie alla loro opera, è in crisi quando Pascoli ritorna a Bologna. Nei confronti del neomedievalismo il ruolo avuto da Pascoli sarà diverso e meno significativo di quello di Carducci. Le Canzoni di Re Enzio di Pascoli (1908-9), sono composte proprio mentre è in corso il restauro di Palazzo Re Enzo ed è particolarmente dura la polemica contro questo tipo di restauro stilistico- integrativo. Pascoli non interviene nella polemica. Tuttavia contribuisce ad arricchire la concezione del neomedievalismo. Carducci, aveva puntato sul mito dell’università. L’opera di Pascoli rafforza, invece l’immagine coeva del Comune e indirettamente l’indirizzo amministrativo del municipalismo, che si afferma in Italia proprio nei primi anni del Novecento e che avrà un ruolo importante in ambito urbanistico. Pascoli, inoltre, favorisce l’incontro tra una nuova interpretazione del medioevo più moderna e più libera con l’arte urbana, un orientamento che interessa i principali paesi europei e che troverà nella città di Bologna una piena adesione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.