A partire da una ricerca etnografica condotta nel contesto urbano di Bologna, il volume analizza da una prospettiva antropologica le interazioni che si sviluppano concretamente tra servizi locali e giovani di origine straniera. La monografia ha l’obiettivo di presentare i risultati emersi da una ricerca etnografica condotta nell’ambito di un più ampio progetto, che si proponeva di analizzare le reti sociali che coinvolgono bambini ed adolescenti di origine straniera nel rapporto con il territorio in cui vivono. Bologna, la città su cui è focalizzata la ricerca, ha rappresentato un territorio complesso, un’“arena” dove, attori istituzionali e non, sviluppano le loro pratiche quotidiane sperimentando nuove policy per l’immigrazione e attivando contesti in cui la cittadinanza diventa qualcosa di concretamente esigibile. Su tale sfondo si colloca questo contributo, teso ad esplorare le relazioni che si sviluppano concretamente tra servizi e giovani migranti, attraverso l’analisi di un “doppio sguardo”: quello di chi opera all’interno dei servizi e quello degli utenti stranieri. Dal lavoro etnografico emerge, infatti, che chi oggi si trova a gestire questi territori di frontiera sperimenta un elevato grado di incertezza ed è chiamato a decentrare lo sguardo, a ripensare i propri modelli professionali, consolidati in anni di lavoro con l’utenza autoctona, e ad elaborare nuove letture dei problemi dal “punto di vista” del migrante.

Un doppio sguardo. Etnografia delle interazioni tra servizi e adolescenti di origine straniera. Vol. 3 di: Contesti urbani, processi migratori e giovani migranti

PAZZAGLI, IVO GIUSEPPE;TARABUSI, FEDERICA
2009

Abstract

A partire da una ricerca etnografica condotta nel contesto urbano di Bologna, il volume analizza da una prospettiva antropologica le interazioni che si sviluppano concretamente tra servizi locali e giovani di origine straniera. La monografia ha l’obiettivo di presentare i risultati emersi da una ricerca etnografica condotta nell’ambito di un più ampio progetto, che si proponeva di analizzare le reti sociali che coinvolgono bambini ed adolescenti di origine straniera nel rapporto con il territorio in cui vivono. Bologna, la città su cui è focalizzata la ricerca, ha rappresentato un territorio complesso, un’“arena” dove, attori istituzionali e non, sviluppano le loro pratiche quotidiane sperimentando nuove policy per l’immigrazione e attivando contesti in cui la cittadinanza diventa qualcosa di concretamente esigibile. Su tale sfondo si colloca questo contributo, teso ad esplorare le relazioni che si sviluppano concretamente tra servizi e giovani migranti, attraverso l’analisi di un “doppio sguardo”: quello di chi opera all’interno dei servizi e quello degli utenti stranieri. Dal lavoro etnografico emerge, infatti, che chi oggi si trova a gestire questi territori di frontiera sperimenta un elevato grado di incertezza ed è chiamato a decentrare lo sguardo, a ripensare i propri modelli professionali, consolidati in anni di lavoro con l’utenza autoctona, e ad elaborare nuove letture dei problemi dal “punto di vista” del migrante.
2009
171
9788880493815
Ivo Giuseppe Pazzagli; Federica Tarabusi
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