Se l’esplorazione della Grotta del Re Tiberio, la più importante cavità carsica della Vena del Gesso Romagnola, può dirsi praticamente conclusa, praticamente nulla è stato ancora fatto per definirne l’evoluzione nel tempo di alcune sue forme e sedimenti peculiari. L’analisi di dettaglio delle forme erosivo-dissolutive e dei sedimenti chimici e fisici presenti in due piccole gallerie relitte all’interno della Cava di Monte Tondo e facenti parte del sistema carsico del Re Tiberio, ha permesso di ricostruire la loro storia evolutiva, che ha comportato anche lo sviluppo di alcuni rari speleotemi, tra cui i poolfinger di calcite, i cristalli di gesso epitassiali e gli orli di ossidi di ferro e di gesso secondario che bordano i cristalli della matrice gessosa esposti nelle pareti della grotta, nonché la presenza di cristallizzazioni effimere di epsomite.
Gesso calcite e fango: come ricostruire dalle forme di dissoluzione e sedimentazione un'evoluzione particolarmente complessa nel sistema carsico del Re Tiberio
DE WAELE, JO HILAIRE AGNES;FORTI, PAOLO;
2013
Abstract
Se l’esplorazione della Grotta del Re Tiberio, la più importante cavità carsica della Vena del Gesso Romagnola, può dirsi praticamente conclusa, praticamente nulla è stato ancora fatto per definirne l’evoluzione nel tempo di alcune sue forme e sedimenti peculiari. L’analisi di dettaglio delle forme erosivo-dissolutive e dei sedimenti chimici e fisici presenti in due piccole gallerie relitte all’interno della Cava di Monte Tondo e facenti parte del sistema carsico del Re Tiberio, ha permesso di ricostruire la loro storia evolutiva, che ha comportato anche lo sviluppo di alcuni rari speleotemi, tra cui i poolfinger di calcite, i cristalli di gesso epitassiali e gli orli di ossidi di ferro e di gesso secondario che bordano i cristalli della matrice gessosa esposti nelle pareti della grotta, nonché la presenza di cristallizzazioni effimere di epsomite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.