Se l’esplorazione dei fenomeni carsici profondi di Monte Tondo (Vena del Gesso Romagnola) può dirsi praticamente conclusa, poco invece è stato fatto per definirne globalmente l’evoluzione speleogenetica nel tempo. La presenza di alcuni livelli suborizzontali ben sviluppati, non solo all’interno della Grotta del Re Tiberio, ma anche in molte altre cavità facenti parte dello stesso sistema, ha permesso, per la prima volta, di tentare la correlazione di questi livelli con i terrazzi fluviali della valle del Senio (corrispondenti ai livelli di base carsici del periodo) e quindi di definire a grandi linee l’evoluzione temporale di questo carsico, che, se si tralasciano i piccoli e rari fenomeni intramessiniani, è di gran lunga con i suoi oltre 150.000 anni, la più antica cavità nei gessi dell’Emilia Romagna. Lo studio ha permesso anche di evidenziare come, nelle grotte in gesso, la velocità di adattamento delle forme carsiche ipogee alle variazioni climatiche esterne sia molto rapido e in particolare le gallerie antigravitative si possano correlare con i periodi di aggradazione dei terrazzi nel periodo immediatamente successivo ad una fase fredda, di cui quindi possono essere considerati degli indicatori.
De Waele Jo, Fabbri Francesco, Forti Paolo, Lucci Piero, Marabini Stefano (2013). Evoluzione speleogenetica del sistema carsico del Re Tiberio (Vena del Gesso Romagnola). Bologna : Istituto Italiano di Speleologia.
Evoluzione speleogenetica del sistema carsico del Re Tiberio (Vena del Gesso Romagnola)
DE WAELE, JO HILAIRE AGNES;FORTI, PAOLO;
2013
Abstract
Se l’esplorazione dei fenomeni carsici profondi di Monte Tondo (Vena del Gesso Romagnola) può dirsi praticamente conclusa, poco invece è stato fatto per definirne globalmente l’evoluzione speleogenetica nel tempo. La presenza di alcuni livelli suborizzontali ben sviluppati, non solo all’interno della Grotta del Re Tiberio, ma anche in molte altre cavità facenti parte dello stesso sistema, ha permesso, per la prima volta, di tentare la correlazione di questi livelli con i terrazzi fluviali della valle del Senio (corrispondenti ai livelli di base carsici del periodo) e quindi di definire a grandi linee l’evoluzione temporale di questo carsico, che, se si tralasciano i piccoli e rari fenomeni intramessiniani, è di gran lunga con i suoi oltre 150.000 anni, la più antica cavità nei gessi dell’Emilia Romagna. Lo studio ha permesso anche di evidenziare come, nelle grotte in gesso, la velocità di adattamento delle forme carsiche ipogee alle variazioni climatiche esterne sia molto rapido e in particolare le gallerie antigravitative si possano correlare con i periodi di aggradazione dei terrazzi nel periodo immediatamente successivo ad una fase fredda, di cui quindi possono essere considerati degli indicatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.