La prefazione discute criticamente la tesi proposta nel testo, ovvero che nell’Occidente contemporaneo, tanto le elite conservatrici quanto gli elementi progressisti non sono più in grado di collegare la propria azione ad una grande narrazione capace di attribuirle un senso nella Storia. La classe politica occidentale, in particolare quella al governo, è dunque impegnata disperatamente in due percorsi di ricerca: la ricerca di un senso per la propria azione e la ricerca di una connessione con il proprio elettorato, o con “la gente”, come si usa dire. Nella prefazione si afferma tuttavia che la sfera pubblica delle società occidentali oggi non vede soltanto la classe politica affrontare un complicato processo di ridefinizione del proprio ruolo e delle proprie modalità di connessione con gli altri attori sociali. Le élite decisionali non sono infatti l’unico soggetto impegnato nella difficoltosa elaborazione di una metanarrazione in grado di offrire una struttura di significato all’interno della quale proiettare le proprie azioni. Anche i mediatori dell’informazione, ovvero i giornalisti, coloro ai quali è affidata attraverso un fitto processo di negoziazione la ricostruzione narrativa della società, si trovano oggi, in tutti i paesi occidentali, alle prese con una ricerca di senso e connessione, condizione non meno difficile di quella che vivono le élite decisionali e i soggetti politici.
Augusto Valeriani (2008). Ritrovare una connessione: Politici, Giornalisti e Pubblico. bologna : Odoya.
Ritrovare una connessione: Politici, Giornalisti e Pubblico
VALERIANI, AUGUSTO
2008
Abstract
La prefazione discute criticamente la tesi proposta nel testo, ovvero che nell’Occidente contemporaneo, tanto le elite conservatrici quanto gli elementi progressisti non sono più in grado di collegare la propria azione ad una grande narrazione capace di attribuirle un senso nella Storia. La classe politica occidentale, in particolare quella al governo, è dunque impegnata disperatamente in due percorsi di ricerca: la ricerca di un senso per la propria azione e la ricerca di una connessione con il proprio elettorato, o con “la gente”, come si usa dire. Nella prefazione si afferma tuttavia che la sfera pubblica delle società occidentali oggi non vede soltanto la classe politica affrontare un complicato processo di ridefinizione del proprio ruolo e delle proprie modalità di connessione con gli altri attori sociali. Le élite decisionali non sono infatti l’unico soggetto impegnato nella difficoltosa elaborazione di una metanarrazione in grado di offrire una struttura di significato all’interno della quale proiettare le proprie azioni. Anche i mediatori dell’informazione, ovvero i giornalisti, coloro ai quali è affidata attraverso un fitto processo di negoziazione la ricostruzione narrativa della società, si trovano oggi, in tutti i paesi occidentali, alle prese con una ricerca di senso e connessione, condizione non meno difficile di quella che vivono le élite decisionali e i soggetti politici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


