La costruzione dell’identità femminile passa attraverso lo sguardo dell’uomo; il guardarsi allo specchio permette alla donna di vedersi come un oggetto per poi riconoscersi come soggetto sociale e costruire la conoscenza di sé attraverso un occhio maschile esterno. L’occhio esterno altro non è che il giudizio sociale, che incarna le fattezze, i desideri e le imposizioni maschili. Nel saggio vengono ripercorse le tappe della costruzione dell’identità femminile che si costruisce attraverso l’interiorizzazione delle richieste di una società esterna che segue le regole dell’uomo. Passando dalla biologia, alla cultura, dalle caratteristiche psicologiche distintive ai ruoli sociali ricoperti, viene posto l’accento sulla necessaria diversità tra l’uomo e la donna la quale, nonostante negli anni abbia modificato non di poco la sua posizione ed il suo potere sociale, sembra ancora ricoprire un ruolo passivo e accomodante, ruolo necessario (e biologicamente imposto) per il mantenimento del suo benessere psico-fisico. Infine si riflette sulla moltiplicazione dei ruoli della donna in campo politico, lavorativo e sociale e sulle conseguenze di tale cambiamento antropologico.
Giovagnoli Sara (2013). Specchio. Milano : Edizioni Mimesis.
Specchio
GIOVAGNOLI, SARA
2013
Abstract
La costruzione dell’identità femminile passa attraverso lo sguardo dell’uomo; il guardarsi allo specchio permette alla donna di vedersi come un oggetto per poi riconoscersi come soggetto sociale e costruire la conoscenza di sé attraverso un occhio maschile esterno. L’occhio esterno altro non è che il giudizio sociale, che incarna le fattezze, i desideri e le imposizioni maschili. Nel saggio vengono ripercorse le tappe della costruzione dell’identità femminile che si costruisce attraverso l’interiorizzazione delle richieste di una società esterna che segue le regole dell’uomo. Passando dalla biologia, alla cultura, dalle caratteristiche psicologiche distintive ai ruoli sociali ricoperti, viene posto l’accento sulla necessaria diversità tra l’uomo e la donna la quale, nonostante negli anni abbia modificato non di poco la sua posizione ed il suo potere sociale, sembra ancora ricoprire un ruolo passivo e accomodante, ruolo necessario (e biologicamente imposto) per il mantenimento del suo benessere psico-fisico. Infine si riflette sulla moltiplicazione dei ruoli della donna in campo politico, lavorativo e sociale e sulle conseguenze di tale cambiamento antropologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.