Se qualcuno vi dicesse che nel vostro paese hanno aperto un cinema multisala dove proiettano film in 3D, all’orario che vi è più comodo e per di più senza pagare il biglietto… immagino non vedreste l’ora di sedervi in poltrona con un secchiello di pop-corn tra le mani e gli occhialini scuri sul naso. Aggiungo un’altra considerazione. Scoprendo, in un baule dimenticato, un album di vecchie fotografie dei propri genitori, dei nonni e dei bisnonni, ripresi anni (se non secoli) prima, chi di voi non comincerebbe a sfogliarne le pagine, incuriosito e affascinato? Sarebbe un’occasione unica per riscoprirli, come mai li avreste immaginati, in case, città, luoghi che – anch’essi come loro – apparirebbero ormai profondamente cambiati. Ebbene, le Alpi Carniche – scrigno geologico d’eccezione – sono il nostro baule dei ricordi. Le vallate e i monti, ricchi di sedimenti, di rocce e di forme d’erosione, sono le fotografie del loro appassionante passato geologico, prossimo e remoto. Gli stessi territori diventano anche il cinema multisale che vi ospiterà, riservandovi la speciale proiezione in 3D. Sarà il filmato dell’intera vita delle Alpi Carniche, iniziata quasi mezzo miliardo di anni fa. Una pellicola composta da infiniti fotogrammi, uno accanto e di seguito all’altro. Anche noi geologi faremo la nostra parte. Saremo i vostri occhialini 3D, in grado di trasformare in immagini tridimensionali i caratteri di una parete rocciosa o quelli di un solco scavato da un torrente, ricreando i loro avatar per poi proiettarli indietro nel tempo e nello spazio, fino a fargli superare le centinaia di milioni di anni che li separano dal presente. Non sarà un semplice documentario. Si tratterà di un thriller, nel quale può capitare che miliardi di organismi di ogni ordine e genere, si estinguano, tutti indistintamente, in un preciso istante geologico (250 milioni di anni fa). Ma dove, in quegli stessi luoghi, una scogliera brulicante di vita era stata a sua volta annientata nel volgere di un altro istante geologico. Annegata per sempre nelle acque di un antico oceano che, ironia della sorte, 25 milioni di anni prima le aveva dato la vita. Sarà un thriller dove, ad ogni periodo geologico, la scena del crimine cambierà e differenti saranno gli indizi abbandonati sul territorio. Come in un’indagine poliziesca, ci muoveremo insieme – ma questo lo faremo in una pubblicazione successiva – cercando le prove geologiche (gli effetti) di quanto vi racconteremo. Saranno le basi sulle quali ricostruire, di volta in volta, scenari complessi, improvvisamente ricchi di colpi di scena.

Alpi Carniche: un geo-puzzle a 3D

VENTURINI, CORRADO
2012

Abstract

Se qualcuno vi dicesse che nel vostro paese hanno aperto un cinema multisala dove proiettano film in 3D, all’orario che vi è più comodo e per di più senza pagare il biglietto… immagino non vedreste l’ora di sedervi in poltrona con un secchiello di pop-corn tra le mani e gli occhialini scuri sul naso. Aggiungo un’altra considerazione. Scoprendo, in un baule dimenticato, un album di vecchie fotografie dei propri genitori, dei nonni e dei bisnonni, ripresi anni (se non secoli) prima, chi di voi non comincerebbe a sfogliarne le pagine, incuriosito e affascinato? Sarebbe un’occasione unica per riscoprirli, come mai li avreste immaginati, in case, città, luoghi che – anch’essi come loro – apparirebbero ormai profondamente cambiati. Ebbene, le Alpi Carniche – scrigno geologico d’eccezione – sono il nostro baule dei ricordi. Le vallate e i monti, ricchi di sedimenti, di rocce e di forme d’erosione, sono le fotografie del loro appassionante passato geologico, prossimo e remoto. Gli stessi territori diventano anche il cinema multisale che vi ospiterà, riservandovi la speciale proiezione in 3D. Sarà il filmato dell’intera vita delle Alpi Carniche, iniziata quasi mezzo miliardo di anni fa. Una pellicola composta da infiniti fotogrammi, uno accanto e di seguito all’altro. Anche noi geologi faremo la nostra parte. Saremo i vostri occhialini 3D, in grado di trasformare in immagini tridimensionali i caratteri di una parete rocciosa o quelli di un solco scavato da un torrente, ricreando i loro avatar per poi proiettarli indietro nel tempo e nello spazio, fino a fargli superare le centinaia di milioni di anni che li separano dal presente. Non sarà un semplice documentario. Si tratterà di un thriller, nel quale può capitare che miliardi di organismi di ogni ordine e genere, si estinguano, tutti indistintamente, in un preciso istante geologico (250 milioni di anni fa). Ma dove, in quegli stessi luoghi, una scogliera brulicante di vita era stata a sua volta annientata nel volgere di un altro istante geologico. Annegata per sempre nelle acque di un antico oceano che, ironia della sorte, 25 milioni di anni prima le aveva dato la vita. Sarà un thriller dove, ad ogni periodo geologico, la scena del crimine cambierà e differenti saranno gli indizi abbandonati sul territorio. Come in un’indagine poliziesca, ci muoveremo insieme – ma questo lo faremo in una pubblicazione successiva – cercando le prove geologiche (gli effetti) di quanto vi racconteremo. Saranno le basi sulle quali ricostruire, di volta in volta, scenari complessi, improvvisamente ricchi di colpi di scena.
2012
Le Alpi Carniche: scrigno geologico. Die Karnischen Alpen ein geologisches Schatzkastchen.
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venturini c.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/144579
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