Nel panorama internazionale, si distinguono alcuni programmi avanzati di politica sociale, che si avvalgono di nuovi strumenti finanziari per garantire l’accesso a servizi di cura nell’ottica della conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro. Nascono dunque titoli per il sostegno all’assistenza domiciliare, buoni per la formazione e per la lotta all’esclusione sociale. In Francia, Germania, Belgio e Gran Bretagna, si stanno consolidando esperienze di voucherizzazione per i servizi all’infanzia e alla cura familiare, dove gli stakeholder coinvolti contribuiscono a vario titolo (1) nell’erogare servizi; (2) nel concorrere sulla base della qualità della prestazione offerta; (3) nel favorire l’emersione del lavoro nero (o irregolare); (4) nel creare un mercato di qualità dei servizi mediante la predisposizione di nuovi posti di lavoro; (5) nel definire un clima affidabile per lo sviluppo di strategie di conciliazione personalizzata. In questo contesto vanno ricercate le spiegazioni in base alle quali il sistema dei voucher sembra essere una risposta che – pur nella estrema diversità delle forme che lo connotano – viene sempre più richiamata per declinare un welfare orientato a perfezionare la relazione tra domanda e offerta di servizi. Il presente disegno della ricerca intende rispondere alle esigenze di chiarimento e di indirizzo che riguardano questi ambiti di indagine e che riprendono la riflessione inaugurata da alcuni anni. Nelle precedenti ricerche sull’argomento.

Tra workfare e capacitazione: le semantiche della conciliazione famiglia-lavoro promosse tramite dispositivi e buoni di servizio.

MARTIGNANI, LUCA
2012

Abstract

Nel panorama internazionale, si distinguono alcuni programmi avanzati di politica sociale, che si avvalgono di nuovi strumenti finanziari per garantire l’accesso a servizi di cura nell’ottica della conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro. Nascono dunque titoli per il sostegno all’assistenza domiciliare, buoni per la formazione e per la lotta all’esclusione sociale. In Francia, Germania, Belgio e Gran Bretagna, si stanno consolidando esperienze di voucherizzazione per i servizi all’infanzia e alla cura familiare, dove gli stakeholder coinvolti contribuiscono a vario titolo (1) nell’erogare servizi; (2) nel concorrere sulla base della qualità della prestazione offerta; (3) nel favorire l’emersione del lavoro nero (o irregolare); (4) nel creare un mercato di qualità dei servizi mediante la predisposizione di nuovi posti di lavoro; (5) nel definire un clima affidabile per lo sviluppo di strategie di conciliazione personalizzata. In questo contesto vanno ricercate le spiegazioni in base alle quali il sistema dei voucher sembra essere una risposta che – pur nella estrema diversità delle forme che lo connotano – viene sempre più richiamata per declinare un welfare orientato a perfezionare la relazione tra domanda e offerta di servizi. Il presente disegno della ricerca intende rispondere alle esigenze di chiarimento e di indirizzo che riguardano questi ambiti di indagine e che riprendono la riflessione inaugurata da alcuni anni. Nelle precedenti ricerche sull’argomento.
2012
La famiglia in Italia. Sfide e innovazioni nei servizi. Vol. II (Nuove best practices nei servizi alle famiglie)
139
167
Luca Martignani
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