Nell’odierno dibattito epistemologico sull’ontologia del sociale, il confronto tra posizioni realiste e costruttiviste affronta i temi della condizione umana e del concetto di persona. Opinione di questo saggio è che una semantica non riduzionista e non individualistica di tali concetti, debba ri-comprendere i tratti umani del soggetto, re-introducendo nella riflessione filosofica e sociologica sulla condizione umana la determinazione relazionale e la riflessività che la caratterizzano. Se si assume che l’umano sia relazione radice del sociale, le implicazioni riconducibili al pluralismo e al conseguente smarrimento dell’uomo moderno subiscono un radicale mutamento. Alla centralità della libertà di scelta si sostituisce la capacità di agire conferita dalle proprietà personali in relazione con quelle del contesto sociale di riferimento. Al primato ontologico dell’attuale subentra un ripensamento radicale del concetto di tempo, i cui registri plurali indicano la natura stratificata del reale e i poteri assegnati ad ogni strato specifico. Alla reificazione e all’istituzionalizzazione dell’individualismo si sostituisce l’efficacia causale della persona nel modificare la realtà in cui vive. In questa direzione, il confronto fra epistemologia realista e trasformazione sociale può essere declinato in maniera sensata.
Luca Martignani (2012). La persona tra condizione umana e ontologia sociale realista. Torino : L'HARMATTAN ITALIA.
La persona tra condizione umana e ontologia sociale realista
MARTIGNANI, LUCA
2012
Abstract
Nell’odierno dibattito epistemologico sull’ontologia del sociale, il confronto tra posizioni realiste e costruttiviste affronta i temi della condizione umana e del concetto di persona. Opinione di questo saggio è che una semantica non riduzionista e non individualistica di tali concetti, debba ri-comprendere i tratti umani del soggetto, re-introducendo nella riflessione filosofica e sociologica sulla condizione umana la determinazione relazionale e la riflessività che la caratterizzano. Se si assume che l’umano sia relazione radice del sociale, le implicazioni riconducibili al pluralismo e al conseguente smarrimento dell’uomo moderno subiscono un radicale mutamento. Alla centralità della libertà di scelta si sostituisce la capacità di agire conferita dalle proprietà personali in relazione con quelle del contesto sociale di riferimento. Al primato ontologico dell’attuale subentra un ripensamento radicale del concetto di tempo, i cui registri plurali indicano la natura stratificata del reale e i poteri assegnati ad ogni strato specifico. Alla reificazione e all’istituzionalizzazione dell’individualismo si sostituisce l’efficacia causale della persona nel modificare la realtà in cui vive. In questa direzione, il confronto fra epistemologia realista e trasformazione sociale può essere declinato in maniera sensata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.