Il saggio propone un'analisi dei fenomeni di consumo illegale di materiale creativo, con particolare riguardo all'audiovisivo. L'autore, a partire da una tassonomia oggettiva dei beni ampiamente diffusa in campo economico, dimostra come la cosiddetta pirateria, al pari di altri fenomeni di natura legale prodotti dall'innovazione tecnologica, provochi una modificazione di status dei beni di consumo creativi, da privati a pubblici. Ciò determina evidenti mutazioni nei modi di consumo, che tendono a integrare le pratiche di fruizione illegale nei processsi di sfuttamento economico dei contenuti.
Guglielmo Pescatore (2013). La pirateria come forma di consumo dei beni culturali. Milano - Udine : MIMESIS.
La pirateria come forma di consumo dei beni culturali
PESCATORE, GUGLIELMO
2013
Abstract
Il saggio propone un'analisi dei fenomeni di consumo illegale di materiale creativo, con particolare riguardo all'audiovisivo. L'autore, a partire da una tassonomia oggettiva dei beni ampiamente diffusa in campo economico, dimostra come la cosiddetta pirateria, al pari di altri fenomeni di natura legale prodotti dall'innovazione tecnologica, provochi una modificazione di status dei beni di consumo creativi, da privati a pubblici. Ciò determina evidenti mutazioni nei modi di consumo, che tendono a integrare le pratiche di fruizione illegale nei processsi di sfuttamento economico dei contenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.